Politica - 15 marzo 2012, 11:15

"Ligorio scorretto e incoerente fino all'ultimo" (secondo Fulvio Briano)

Analisi al vetriolo del sindaco di Cairo Fulvio Briano sulle dimissioni del suo vice, che passerà al centro destra

In un momento di crisi e di cambiamento come l’attuale, dove i cittadini sono chiamati a sacrifici quotidiani, l’unica arma che la politica, a qualsiasi livello, ha per riconquistarsi la necessaria credibilità di fronte ai cittadini è l’onestà. Onestà anche intellettuale ed etica, oltre che rigore morale. Nonostante gli sforzi per portare avanti un gioco di squadra, sforzi che sotto molteplici aspetti sono stati ampiamente ripagati, ieri, durante il Consiglio comunale, ho appreso ufficialmente che il nostro vice sindaco ha rimesso a mie mani le deleghe relative ai suoi incarichi.

Era da novembre che, a fronte di una mia richiesta formale, Ligorio avrebbe dovuto chiarire la sua posizione, politica e personale. La sua correttezza ed onestà politica, che tanto volentieri cita, l’hanno, però, portato a compiere tale passo solo nell’ultimo Consiglio comunale, a due mesi dalle elezioni. Così come nel suo rimanere formalmente all’interno di questa maggioranza come vicesindaco ed assessore, disertando, però, giunte e lavori, e cercando, contestualmente, in ogni dove il suo “posto al sole” che ritiene gli spetti di diritto, anche ieri, nonostante la tanto citata onestà, ha di nuovo sottaciuto i reali motivi del suo comportamento. Adducendo come motivo il bilancio, scusa palese tant’è che sono bastati pochi minuti di replica per sgretolare tali effimere motivazioni, ha, invece, ancora una volta, nascosto il vero motivo, ovvero l’accordo raggiunto con Pdl e Lega Nord. Prendendo, ancora una volta, in giro gli ormai ex colleghi di giunta, di maggioranza, ma soprattutto i cittadini.

E proprio verso i cittadini, per questo, mi sento in dovere di scusarmi. Ligorio, offuscato da rancori e personalismi, ha dimenticato di essere stato eletto in quanto facente parte di una compagine elettorale con schieramenti, programmi e ruoli ben definiti. A differenza sua noi questo non lo dimentichiamo e ce ne prendiamo, purtroppo, la responsabilità.Il suo atteggiamento bifronte, il rimanere sino all’ultimo in questa maggioranza per tentare, senza riuscirvi, di minarne credibilità e coesione dall’interno, mentre esternamente cercava in ogni modo, di trovare spazio, sono scelte e atteggiamenti  di cui si prenderà le dovute responsabilità con sé stesso e con i cittadini. Ma il fatto che fosse anche vice sindaco di questa giunta, eletto con i voti dei cittadini che hanno sostenuto questa maggioranza, i nostri progetti, la nostra visione di Cairo, mi impone di chiedere scusa per il suo comportamento.

Ed è questo che, come sindaco, mi interessa. Sarebbe per me facile commentare o ironizzare sulla sua convulsa ricerca di spazi, prima autoproponendosi come candidato del centro-destra; poi, con la scelta di Felice Rota come candidato a sindaco, cercando senza riuscirvi di organizzare una propria lista; ed infine, a fronte di quel fallimento, tornando sui propri passi, riproponendosi, scendendo a compromessi con le sue aspirazioni personali, nuovamente nella lista di Rota. Sarebbe facile per me commentare e ironizzare su quanto sia dovuto venire a compromessi e patti rispetto alle sue convinzioni idealiste, e come riuscirà a convivere con, ad esempio, l’atteggiamento su ambiente e industria (una su tutti l’Italiana Coke, ma non solo) del Pdl che guida la Provincia. O, viceversa, sul compromesso che Pdl e Lega, in  una semplice ottica da pallottoliere, sperando che Ligorio possa mantenere il sostegno elettorale che l’ha accolto con noi, hanno dovuto ingoiare, e far ingoiare ai propri sostenitori, viste le posizioni di Ligorio spesso molto distanti dalle loro, ad esempio sul sociale ed extracomunitari.

Ma non lo farò. Perché quelli non sono miei problemi. Quei problemi sono loro. E dei loro elettori. Io posso solo scusarmi per la poca coerenza e correttezza che Ligorio ha dimostrato come vice sindaco di questa maggioranza verso tutti i cittadini che ci hanno permesso, appunto, di esserlo. E proprio perché consci di quel sostegno noi continuiamo per la nostra strada consapevoli che la nostra città ha bisogno di essere amministrata in modo serio, riformista, politicamente omogeneo e soprattutto da persone che amano comportarsi in modo chiaro e coerente.

Nella mattinata di oggi ho nominato assessore ai servizi sociali e vice sindaco Roberto Romero, simbolo di Ferrania, dal 1999 in Consiglio Comunale senza mai ricoprire alcun incarico di vertice. Ha deciso per motivi famigliari di prendersi una pausa e non sarà candidato alle prossime elezioni continuando però a far parte di un progetto che lui ha sempre sostenuto con grande coerenza e passione.

Com. Fulvio Briano