Attualità - 14 marzo 2012, 11:12

Come due maro': Canavese & Forcieri al Seatrade di Miami

I due sottolineano il ruolo dei porti liguri, ma le città sono pronte?

Apprendiamo da Ansa le parole di Lorenzo Forcieri e di Rino Canavese, (questa volta non in veste di presidenti di Autorità Portuale, rispettivamente Genova e Savona, ma come vicepresidenti dell'associazione Ligurian Ports System) i quali, durante il Seatrade svoltosi a Miami, hanno sottolineano il loro sostegno verso Costa Crociere e verso il ruolo di "patrimonio marittimo" che avrebbe per i porti liguri.

Ora, indipendentemente dalla situazione dei porti liguri in generale e ad alcune problematiche che stanno affrontando, ciò sui cui si dovrebbe tornare a discutere è la preparazione delle città (più che dei porti) all'accoglienza dei turisti.

Prendendo ad esempio Savona, sappiamo che il nostro porto non è meta turistica ma semplice scalo per far salire i passeggeri e (se non ricordiamo male) caricare alcune merci a bordo della nave.

Questo significa che la permanenza avviene per poco tempo, e quasi sempre la Domenica, giornata in cui tradizionalmente i negozo sono chiusi.

E dove vanno quindi i passeggeri? O fanno due passi o vanno al centro commerciale Gabbiano (se non addirittura alla Fiumara a Genova).

La domanda che si pone quindi è: a parte i "picchi di lavoro" durante l'arrivo delle navi (sicurezza, accoglienza passeggeri etc...), che avvengono solo in determinate giornate, quanto effettivamente la Costa porta danaro alla città?

Possibile che se, come afferma proprio Canavese, si tratta di una strada intrapresa nel 1996, in 16 anni la Città non sia stata in grado di valorizzare le proprie peculialità storico-culturali (Fortezza del Priamar, pinacoteca etc) per fare in modo che i turisti, anche solo di passaggio, potessero avere una visione un po' migliore delle foto scattate alla nave dalla torretta?

Perchè ad esempio non si realizzano dei "percorsi veloci", magari accompagnati dai/dalle nostri/e linguisti/e usciti/e dai due licei savonesi e che, magari, son costretti a lavar piatti per sopravvivere?

Perchè invece di investire i soldi pubblici per Maersk, Amministrazioni Locali ed utorità Portuale non si coordinano per realizzaare progetti a lungo termine finalizzati a valorizzare la nostra città?

E' solo un'idea.

 

 

 

ml