Attualità - 13 marzo 2012, 19:32

FNSI: nessun tempo è buono per leggi bavaglio ai giornalisti

''Non c'e' mai nessun tempo buono per
leggi bavaglio: ne' quello della difficolta' o del disagio
economico e sociale, ne' quello dei governi tecnici, di
transizione, di decantazione o di salvezza nazionale''. Lo dice
la Federazione Nazionale della Stampa, che commenta il discorso
di conclusione del settennato fatto oggi dal Garante della
Privacy Francesco Pizzetti.

   ''Questi tempi - scrive la Fnsi in una nota - devono essere
utili, invece, al recupero del buon senso comune e della giusta
considerazione del valore democratico di una libera informazione
esercitata con lealta' e senza censure, senza autorizzazioni
preventive. La Costituzione, la legge professionale e il codice
deontologico dei giornalisti non richiedono leggi astratte e di
preventiva punizione, mai e neppure per i casi delle
intercettazioni telefoniche disposte dalla magistratura''.

  Altra cosa, prosegue la Fnsi, ''e', in una fase che si vuole
di sereno confronto di merito sulle cose, fissare dei limiti di
tempo al segreto giudiziario, con regole chiare, di custodia
delle informazioni riservate. I buchi della rete della sicurezza
e della protezione dei dati acquisiti ai fini di giustizia e a
garanzia delle persone oggetto di indagine o solo sfiorate, o di
terzi coinvolti inconsapevolmente, non possono essere motivo di
intervento preventivo sul diritto di cronaca''.

    La Fnsi spiega di condividere con il Garante della Privacy,
che ''difficilmente sarebbe compatibile con il quadro
costituzionale una legislazione che pretendesse di definire in
via generale e astratta quando sussiste o no l'interesse
pubblico a conoscere'' e, quindi, a pubblicare. Per i
giornalisti, prosegue la Fnsi, ''l'unica riforma utile per
liberare l'informazione e renderla ancora piu' responsabile sul
piano deontologico e' quella di una nuova disciplina
dell'autonomia giurisdizionale in materia di responsabilita'
deontologica. Come ha detto oggi il presidente Pizzetti,
conclude il sindacato, 'e' dovere di tutti chiedere che i media
siano anche gelosi custodi delle regole che essi stessi si sono
dati'. Una riforma e' necessaria semmai per assicurarne
l'efficacia''.

Ansa