C'è crisi? C'è crisi. A Savona e provincia, picchia duro. FAC e OCV stanno per chiudere, Culp viene condannata a risarcire le famiglie di due morti per amianto, Costa Crociere affonda, il turismo è in calo.
Diecimila lavoratori tra mobilità, cassaintegrazione e disoccupazione. In periodo come questi qualcuno confonde le carte e - quasi magicamente - propone soluzioni facili e veloci, progetti che dovrebbero risollevare le sorti di questa (disastrata) provincia.
Raddoppio della centrale a Carbone Tirreno Power e Piattaforma Maersk a Vado Ligure, i principali.
Inevitabile che scoppi la bagarre: mentre i cittadini si sono già espressi negativamente, i lavoratori vengono spinti dai sindacati confederali, con la felicità di Autorità Portuale, a sostenere questi progetti, sull'onda del ricatto occupazionale.
Ancora.
Come per i progettoni come la Tav, una delle domande è: che cosa sanno realmente i lavoratori? Hanno davvero le informazioni necessarie per farsi un'opinione e potersi esprimere, o devono come (quasi) sempre stare a ciò che dice la televisione?
Pare proprio di no. Ed è una circostanza democraticamente pericolosa quando si parla di centinaia di milioni di euro, e in discussione è la salute dei nostri figli ed il futuro di intere popolazioni.
Eppure qualcuno in passato si era preso la briga di analizzare con cura il progetto Maersk, artigianalmente ma con rigorosa buona fede e accuratezza.
E - cosa più paradossale - non un team di professionisti dela televisione, ma uno dei nostri collaboratori, ai tempi studente poco più che ventenne, che ha deciso condensare anni di studi in una macro inchiesta, al servizio dei suoi concittadini.
Una videotesi di Laurea, quella del nostro Matteo Loschi, costruita per informare, con un tempo più accademico che televisivo, e ben venga.
La pubblichiamo in cinque parti - da oggi a venerdì prossimo - divisa per argomenti, sperando come sempre di essere utili ai nostri Lettori e magari alla Comunità.
Come si diceva quando ancora esisteva la TV, buona visione.