Attualità - 01 marzo 2012, 12:42

Rete L'Abuso commenta il caso Lanfranchi

L’udienza è fissata per i primi giorni di maggio

"Ci riteniamo soddisfatti di questo risultato in precedenza annunciato dai nostri legali, riteniamo anche che l’opposizione presentata insieme ad una nuova querela per violenza sessuale prolungata dal 1997 al 2003 cambi notevolmente le cose.

La richiesta di archiviazione era motivata nei confronti di diverse vittime tra le quali Francesco Zanardi per prescrizione.

Tecnicamente il caso che ha portato don Nello Giraudo al patteggiamento risaliva al 2005, periodo in cui mons. Dante Lafranconi non era più in forza alla Diocesi di Savona, bensì le responsabilità di quel caso vanno attribuite al Cardinal Domenico Calcagno, vesco all’epoca della Diocesi savonese.

La nuova querela depositata due settimane fa da una vittima della Rete L’ABUSO, già ascoltata in precedenza dal PM che però in questi casi non procede d’ufficio, modificherebbe secondo i nostri avvocati di parecchio la posizione di Dante Lafranconi.

In primo luogo gli abusi sono terminati nel 2003, quindi non ancora prescritti, la vittima godrebbe anche dell’aggravante che era stata affidata dai servizi sociali del comune di Savona, quindi andrebbe ad aggiungersi il fatto che il criminale era tutore legale della vittima allungando la prescrizione da 10 a 12 anni.

Colgo l’occasione per comunicare che nei prossimi giorni la Rete L’ABUSO invierà altri esposti alla Procura della Repubblica di Savona, dopo la notizia del patteggiamento di don Nello Giraudo hanno cominciato a pervenire all’associazione molte segnalazioni su sacerdoti, alcune appartengono alla Diocesi di Albenga.

Rete L’ABUSO ha sempre garantito l’anonimato alle vittime favorendo l’abbattimento delle problematiche psicologiche ed emotive che spesso si presentano nelle vittime quando si tratta di denunciare. Un problema enorme per la giustizia che senza una denuncia o una segnalazione non ha modo di intervenire.

In presenza di vittima e carnefice, la Rete è in grado di poter comunicare tramite un esposto alle autorità competenti un avvenuto crimine, sul quale gli investigatori possono indagare, per cui è fondamentale nella lotta alla pedocriminalità denunciare, perche i cittadini sono gli occhi e gli orecchi della legge. Ha agito molto bene e deve essere di esempio G. C. la ragazza diciannovenne aggredita da un sacerdote sulla passeggiata di Loano pochi giorni fa, alla quale rinnoviamo l’augurio di poter metabolizzare quanto prima ciò che ha subito e offriamo qual’ora lo trovasse utile, tutto il supporto a lei e ai familiari che l’associazione può fornire."

com.