“Adesso basta. La notizia relativa al mancato rinnovo della consulenza al Dottor Boccardo, uno dei padri fondatori del Dea di II Livello, che opera presso il Santa Corona da oltre 25 anni è l’evidente segnale dell’operazione di indebolimento strategico del nosocomio che la Giunta Burlando sta mettendo in atto in maniera scientifica. Sono molto preoccupata stiamo correndo veramente il rischio di perdere la qualifica di Dea di II livello e questo è inaccettabile”.
L’esponente del Pdl sottolinea: “soprattutto perdere il dott. Boccardo significa perdere una pietra miliare, un professionista di bravura indiscussa la cui competenza è rinomata a livello nazionale per il lavoro che porta avanti in modo esemplare da anni presso il reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale di Pietra Ligure che in questo modo viene fortemente depotenziato. Nonostante all’interno del reparto vi siano tanti validi professioni professionisti è chiaro che la consulenza del dottor Boccardo rappresenta quel valore aggiunto fondamentale”.
Gasco si dice fortemente preoccupata e prosegue: “Un medico riferimento per tanti, soprattutto per i malati. Quante persone infatti sono state curate e guarite in questi anni? E ora cosa facciamo, non rinnoviamo il contratto a colui che ha reso e rende un’eccellenza l’Ospedale di Santa Corona?. La Giunta vuole evitare le fughe nelle altre regioni, è mandando via un luminare che ci si riesce?”
“Purtroppo – aggiunge il consigliere regionale del Pdl - abbiamo già vissuto nel 2003 cosa significa stare senza il Dottor Boccardo: il crollo degli interventi all’ospedale pietrese e le fughe dei pazienti in altre regioni. Per evitare che questo possa riaccadere ho preparato un Ordine del Giorno che presenterò alla prossima seduta consiliare dove impegno la Giunta ad intervenire presso l’Asl 2 affinchè metta in atto tutte le misure necessarie al fine di poter mantenere la consulenza del dottor Boccardo all’ospedale pietrese. Mi auguro che i colleghi savonesi di Maggioranza facciano anche loro valere le ragioni del nostro territorio, qui non si tratta di bandiere politiche ma della salute dei cittadini”.
“Ci avevano raccontato che con la deaziendalizzazione il Santa Corona sarebbe stato maggiormente valorizzato, purtroppo non è così e gli ultimi fatti in materia di ridimensionamento della struttura accompagnati dalla comunicazione del mancato rinnovo del contratto al dottor Boccardo rendono il nostro timore di perdere il Dea di II livello sempre più una certezza” conclude Roberta Gasco.