Eventi - 20 febbraio 2012, 15:47

L'Associazione Savonese Aiolfi propone una serie di visite guidate “Per conoscere meglio Tuccio d’Andria nel Duomo di Savona”

Le visite, curate dalla Dr.ssa Silvia Bottaro, si effettueranno nei giorni 24 febbraio, alle ore 16; 23 marzo, alle ore 16; 20 aprile, alle ore 16, sono ad ingresso libero. Ogni gruppo non potrà superare le 15 unità. Ogni visita avrà un secondo turno alle ore 16,35. Ritrovo in Piazza Duomo, davanti all’ingresso della Cattedrale di Savona

Tuccio d’Andria, Matrimonio mistico di Santa Caterina alla presenza dei SS. Pantaleo, Pietro martire, Pietro, Bonaventura, Gerolamo e dei committenti, Conservata nel Museo del Tesoro del Duomo Savonese

L’Associazione “Aiolfi” tra i suoi compiti precipui ha quello di cercare di portare a termine alcuni restauri di opere significative del patrimonio artistico della nostra Città.

Rispondendo, quindi, all’appello che a suo tempo aveva lanciato l’allora Vescovo di Savona – Noli, Mons. Domenico Calcagno, al fine di restaurare importanti opere del Patrimonio Ecclesiatico di codesta Diocesi, l’Associazione Aiolfi, assieme al Circolo “Dialogos” di Savona, hanno provveduto, grazie all’aiuto di oltre ottanta artisti associati “Aiolfi” ed alla generosità di tanti Amici, a tale importante opera di restauro.

Pare, ora, significativo poter far ammirare al Pubblico tale preziosa opera di Tuccio d’Andria, anche in vista della prossima gita in Puglia, proprio per scoprire le altre opere di tale Artista ad Andria e Bari dove si svolgerà un gemellaggio culturale nel suo nome.

Ci pare, poi, particolarmente importante in questo momento considerare questa preziosa pala d’altare, nata per il complesso di San Giacomo che, attualmente, versa in pessime condizioni di precarietà architettonica e di conservazione: guardare l’opera di Tuccio d’Andria, Matrimonio mistico di Santa Caterina alla presenza dei SS. Pantaleo, Pietro martire, Pietro, Bonaventura, Gerolamo e dei committenti, è, anche, prendere coscienza di come detta stupenda pala, proveniente dalla chiesa francescana di San Giacomo dove adornava l’altare della Cappella di San Bonaventura, forse patronato Raimondi, faceva parte di quel patrimonio artistico di grande rilievo che, purtroppo, la storia ha distrutto quasi completamente.

Queste “visite” culturali, quindi desiderano far scoprire un raro artista pugliese in Terra ligure che nel 1487 ci ha lasciato a Savona questa sua unica testimonianza, sperando, così, di sollecitare alle Istituzioni preposte un intervento, finalmente, incisivo sul recupero di ciò che resta di quella splendida Chiesa francescana. Un ringraziamento è doveroso a Mons. Vittorio Lupi, attuale Vescovo di Savona–Noli (ed ai suoi Uffici attinenti) che ci permette tali incontri.

Com.