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Attualità | 19 febbraio 2012, 21:05

Giornalisti, generazione 3 euro al pezzo

Dai cinque ai venti centesimi a riga. Un euro o due per un articolo completo. I freelance in Italia sono molti di più dei cronisti con un contratto, ma le loro retribuzioni sono da fame: ora una proposta di legge chiede che il finanziamento pubblico sia legato all'equità del loro trattamento economico

Giornalisti, generazione 3 euro al pezzo

Il quotidiano La Voce di Romagna paga 2,5 euro ad articolo i giornalisti esterni, ma dallo Stato il giornale riceve 2,5 milioni di finanziamento. Il Tempo fissa un tetto massimo di 15 euro e ne incassa 840mila. E chi collabora alla Gazzetta di Modena non può sperare di spuntare oltre 4 euro ad articolo.

Ne sa qualcosa Giovanni Tizian, che per i suoi pezzi sulla mafia in Emilia Romagna è finito sotto scorta

Questa la realtà di buona parte dell’editoria italiana. Una realtà che ora, però, potrebbe avere una svolta. Di mezzo, infatti, c’è una proposta di legge, firmata dal parlamentare Udc Enzo Carra, che subordina il finanziamento pubblico a un’equa retribuzione.

Insomma, o gli editori iniziano a pagare meglio i cronisti oppure possono dire addio ai milioni dello Stato. La proposta è già stata approvata dalla Commissione cultura della Camera e ora per diventare legge attende il via libera del governo di Mario Monti. Che certo subirà le pressioni degli editori. 

Giornalisti, generazione 3 euro al pezzo

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di Thomas Mackinson per il Fatto Quotidiano

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