Il quotidiano La Voce di Romagna paga 2,5 euro ad articolo i giornalisti esterni, ma dallo Stato il giornale riceve 2,5 milioni di finanziamento. Il Tempo fissa un tetto massimo di 15 euro e ne incassa 840mila. E chi collabora alla Gazzetta di Modena non può sperare di spuntare oltre 4 euro ad articolo.
Questa la realtà di buona parte dell’editoria italiana. Una realtà che ora, però, potrebbe avere una svolta. Di mezzo, infatti, c’è una proposta di legge, firmata dal parlamentare Udc Enzo Carra, che subordina il finanziamento pubblico a un’equa retribuzione.
Insomma, o gli editori iniziano a pagare meglio i cronisti oppure possono dire addio ai milioni dello Stato. La proposta è già stata approvata dalla Commissione cultura della Camera e ora per diventare legge attende il via libera del governo di Mario Monti. Che certo subirà le pressioni degli editori.
Giornalisti, generazione 3 euro al pezzo
Cronisti precari e minacciati. I dati dell'osservatorio ossigeno