Che il car sharing non fosse un boom in città, se ne erano accorti quasi tutti, ma 54 (cinquantaquattro) abbonati in una città di sessantamila abitanti, dopo l’inevitabile barrage pubblicitario, è un vero pacco.
Anche le traballanti colonnine di BicinCittà, mezze marce sotto le piogge fanno una certa tenerezza. Già quando furon installate - bici incluse - ci mettemmo d’impegno per capire chi le potesse usare.
Anche perchè - e lo capisce anche un demente - Savona non è Ferrara e certe pendenze (senza impianti di risalita) in bici non le affronti, neppure se hanno la pedalata assistita. Bene, in tre anni - promettiamo - non avvistammo MAI nessuno su queste due ruote, fatto salvo l’assessore Jorg Costantino. Come se non bastasse, diciamocelo: sono sempre scassate.
Resta da chiedersi cui prodest un fiasco così prevedibile. Si spera che il comune non abbia speso soldi e si sia trovato posteggi e bici chiavi in mano. Ma questi signori che installano a raffina in amministrazioni compiacenti queste icone dell’environmentally correct, non è che si acchiapperanno ricchi finanziamenti europei?
Pensare poi di risparmiare sull’inquinamento con Tirreno Power qui accanto, più prosaicamente, fa abbastanza ridere, per non dire pietà.