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Politica | 18 febbraio 2012, 10:20

Melacca: e se la politica fosse costretta a pagare per le proprie scelte sbagliate?

Di Cosimo Melacca: "Caro giornalista,   avessi saputo che bastasse andare all’università Bocconi per esprimere con tanta facilità lo sviluppo dell’economia turistica con la deregolamentazione e la liberalizzazione delle sagre e attività religiose, giuro mi sarei iscritto

Melacca: e se la politica fosse costretta a pagare per le proprie scelte sbagliate?

Io Melacca Cosimo, presidente di Agriturist Liguria, e Presidente del Movimento Politico Cittadini Esasperati – Casta? Adesso Basta! -  quando ho letto attraverso gli organi di stampa che il governo Monti, coadiuvato da tutti i partiti, oltre a applicare tasse nuove ai cittadini (come per esempio la nuova IMU) e aumentare l’IVA, rilancia l’economia turistica dando possibilità a sagre e feste religiose di incrementare la loro “attività” con una semplice D.I.A, cioè un semplice foglio scritto al comune di inizio attività, sono rimasto allibito!

Fantastico! Grande!

Tutti deficienti quegli imprenditori che, attraverso impegni economici, regole rispettate (ASL, HACCP, IMPS, Pompieri, partita Iva, ecc.) e assunzioni di dipendenti, aprono dopo mesi di burocrazie le loro attività, soggette per altro a controlli di ogni tipo, Guarda di Finanza, IMPS, NAS, ecc., investendo sul proprio territorio e cercando di risollevare l’economia del Paese.


Gli agriturismi e gli alberghi oggi, oltre a un’economia in seria difficoltà che sta colpendo tutti, eccetto la classe politica, si trovano a dover fare i conti con l’aumento di centinaia di sagre già esistenti, tipo la sagra della lumaca, della melanzana, del fungo, del cinghiale, del vino, della porchetta, del salame, della polenta, della salsiccia, della zucca, del raviolo, della castagna, del totano, della cozza e così via.

A queste aggiungiamo quel magnifico prodotto del B&B che, così come le sagre fanno impresa attraverso la ristorazione, i B&B fanno impresa attraverso l’alloggio; entrambe lo fanno con l’uso degli strumenti dell’impresa senza che nessuna delle due categorie ne abbia le caratteristiche, ma soprattutto ne abbia la supervisione.

È, ahimè, un’Italia che purtroppo non ha i controlli, o meglio li ha solo per alcuni; è un’Italia che non è democratica, ma che genera scompensi di crescita.
Se a questo aggiungi la mancanza di cultura, del rispetto e di etica - e i nostri politici ne sono spesso l’esempio - abbiamo fatto un’Italia anarchica allo sfacelo. E questo loro lo chiamano decreto salva Italia! Bravi, veramente bravi!


Questo è il vero problema che, come sempre, chi governa oltre a non dare mai il buon esempio, non ha il minimo senso della realtà.

Chi governa spesso protegge solo se stesso e ogni tanto lancia qua e là senza troppa cognizione di causa cambiamenti, tanto per far qualcosa. A tal proposito è l’esempio della chiusura delle comunità montane, che con la loro cessazione hanno generato grandi difficoltà ai comuni dell’entroterra e tra un po’ faranno danni anche con la chiusura delle province. NO! NO!

DEVONO ELIMINARE I COSTI DELLA PARTE POLITICA DI QUESTE STRUTTURE!!! VIA TUTTI I POLITICI. Non possono togliere i coordinatori tecnici del territorio, uccidono il territorio stesso. È mai possibile che chi decida le regole nella politica non paghi mai per le scelte sbagliate!?  
Basta!

Ci devono spigare perché un’azienda agricola o agrituristica che mantiene il territorio Ligure, con reddito ridicolo e con insediamento abitativo fatto magari dal bel posto, ma che ha un livello d’infrastrutture pari a zero, con difficoltà a raggiungere mercato, ospedali, ecc. (e può farlo solo con un’auto privata perché il servizio pubblico dei mezzi di trasporto è inesistente) debba continuare a investire e a votarli? BASTA!

Ciao, Cosimo Melacca"

Cosimo Melacca

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