Attualità - 17 febbraio 2012, 11:30

Briano s'accorge: "All’Italiana Coke necessari monitoraggi continui ai camini"

Progetto Vita e Ambiente: "Basta prendere in giro i cittadini. La salute non ha tessere politiche"

Botta e risposta tra il sindaco di Cairo Fulvio Briano e l’assessore provinciale all’Ambiente Santiago Vacca circa i tempi di riapertura dell’AIA rilasciata proprio dalla Provincia all’Italiana Coke: gli ambientalisti non ci stanno. Intanto lo stesso Briano ribadisce: "necessari i monitoraggi continui ai camini".  

 Da una parte c’è Briano che, anche a fronte dei blitz della magistratura, prima emette un’ordinanza, soprattutto in merito al divieto di infornare le melme, impugnata dall’Italiana Coke, e poi richiede, formalmente, la riapertura appunto dell’Autorizzazione Ambientale Integrata, troppo permissiva. Una richiesta che, però, sembra cadere nel vuoto, con la Provincia che fa “orecchio di mercante”.  

Dall’altra l’assessore Vacca che accusa il sindaco di Cairo di strumentalizzazioni politiche e annuncia la prima riunione a marzo, in modo da poter disporre anche della sentenza del TAR riguardo il ricorso presentato dagli ambientalisti contro questa prima AIA, per avere anche un ulteriore metro di paragone.  

 

Ma gli ambientalisti non ci stanno. E’ l’associazione Progetto Vita e Ambiente, ancora una volta, a chiedere chiarezza ma soprattutto coerenza da parte di chi la salute dei cittadini dovrebbe tutelarla, al di sopra di qualsiasi altro interesse.  

Utopia?  

 

Spiega Nadia Bertetto, portavoce di Progetto Vita e Ambiente: “È vergognoso che la nostra salute venga politicizzata. Si gioca a tennis tra Comune e Provincia, l'uno accusa l'atro.

 

Ma parliamo del comune: Il sindaco, a suo tempo, ha accettato questa AIA "liberatoria" o permissiva, come ora dice lui stesso. Perche' ?  

Il sindaco ha ricevuto a suo tempo, dopo il blitz di giugno in Italiana Coke, una lettera dalla Regione che asseriva, punto per punto, in sostanza le stesse cose indicate nel ricorso al tar.  

Il sindaco e' a conoscenza, (come testimoniano le mail, molto dettagliate, inviate dalla mia associazione) che quotidianamente, in cokeria vengono sempre smaltite le melme, alla faccia della sua ordinanza che di fatto avrebbe dovuto impedirlo .

 

Dall’altra parte -  prosegue la Bertetto - non si capisce perche' la Provincia intende aspettare l'esito del ricorso al tar!!!! L’assessore Vacca sostiene che questa attesa sia neccessaria  per avere qualcosa in piu' determinante al fine della modifica AIA. Di determinante ci  sono le continue segnalazioni, denunce che quasi ogni settimana vengono inviate a Comune, Procura e Regione.

 

Questa indegna melina, continua a danneggiare i cittadini di Cairo e la loro qualita' di vita che definire indecente e' riduttivo".

 

Briano da parte sua ribadisce la posizione, “chiara e determinata, e non da ora”, del Comune. Afferma: “ da mesi, e per l’esattezza dall’estate 2011, che sosteniamo come l’AIA vada riaperta in quanto il Comune di Cairo intende chiedere l’inserimento al suo interno di due misure ritenute importanti: il monitoraggio continuo ai camini da effettuare a far data dalla fine delle operazioni di installazione del transfert car e un approccio diverso relativamente all’infornamento degli intermedi di lavorazione altrimenti definite melme. Su questo personalmente alla luce di quello che ho potuto verificare negli ultimi mesi non transigo a prescindere o meno dall’esito del ricorso al TAR di Italiana Coke. A questo punto non me ne faccio nulla né di lettere interlocutorie della Provincia né di dichiarazioni dell’Assessore Vacca. Quanto vuole la Provincia sa essere molto veloce nell’approvazione di molte pratiche ma su questa la manfrina sta diventando stucchevole: che la piantino e che si preoccupino di convocare subito la conferenza in quanto proprio perché le elezioni sono alle porte non vorrei pensare male  e magari che qualcuno auspicasse che al posto mio per il Comune di Cairo ci fosse un amministratore “amico” magari molto più morbido su questi temi".  

e.m.