Politica - 16 febbraio 2012, 12:17

Chiusura OCV, SEL: no alla distruzione di posti di lavoro

Che ribadisce la necessità di un confronto complessivo sullo sviluppo economico dell'area vadese

Come non restare attoniti davanti alla notizia di un'ulteriore situazione critica di un'industria produttiva che opera nel nostro territorio!

Il caso della OCV si aggiunge a quelli già tristemente noti riportando in primo piano i pericoli ed i problemi legati alla globalizzazione del mercato.

Non possiamo accettare in silenzio la cancellazione di duecento posti di lavoro che non rappresentano “soltanto” una situazione di crisi occupazionale e produttiva di una fabbrica.

Stiamo assistendo ad una riconversione dell'economia vadese e savonese, che sta velocemente, e drammaticamente, completando il ciclo di abbandono dell'industria verso un modello di sviluppo fortemente terziarizzato, con pesanti ricadute sull'occupazione e sullo stesso tessuto sociale.

Avevamo con forza rivendicato la necessità di un confronto complessivo sullo sviluppo economico dell'area, rifiutando il concetto che, sul tema della tenuta sociale ed economica del territorio, si potessero affrontare i problemi sfogliando i petali di una crisi profonda che rischierebbe di non considerare gli effetti sinergici delle varie situazioni.

Non è il momento della ricerca delle responsabilità, né della protesta sterile.

E' questo il momento della ricerca convinta delle soluzioni.

Nell'esprimere ai lavoratori della OCV ed ai loro rappresentanti sindacali tutta la nostra solidarietà ed impegno, ribadiamo con forza la richiesta che le istituzioni e la politica si riapproprino delle loro competenze e responsabilità, ricercando con le parti interessate, anche attraverso l'attivazione degli accordi innovativi sottoscritti ormai da anni e rimasti disattesi, una soluzione che garantisca un futuro a questa importante realtà produttiva del territorio ed alle persone che in essa lavorano.


Coordinamento provinciale Sinistra Ecologia Libertà