Genova e' una ''citta' spesso ribelle'' ma che nel tempo ''si e' impoverita, perdendo circa 100mila abitanti, autorita' e autorevolezza. Se questa scelta di Doria fosse capitata a Roma, a Milano o a Napoli si parlerebbe di sconvolgimento puro, di un laboratorio con effetti nazionali.
Cosi', invece, restera' probabilmente un episodio significativo, ma relegato all'ambito locale''. Cosi' l'attore genovese Paolo Villaggio commenta l'esito delle primarie del centrosinistra a Genova, spiegando al Mattino che fra le ragioni della disfatta del sindaco Vincenzi, ad esempio, ha pesato anche la gestione dell'alluvione.
L'auspicio del comico e' che il ''segnale'' di Genova ''venga riconosciuto e possa funzionare come indice di rinnovamento'' al di la' della dimensione locale.