Ieri pomeriggio, i consiglieri regionali Maruska Piredda (Idv), Matteo Rossi (Sel) e Alessandro Benzi (Federazione della sinistra), insieme a Simone Leoncini, coordinatore esecutivo regionale Sel e al consigliere provinciale Giampiero Pastorino (Sel), hanno visitato il carcere di Marassi.
I tre gruppi consiliari in Regione sono i firmatari della proposta di legge sull’istituzione del “Garante delle carceri”, che monitori la difficile situazione in cui versa l’amministrazione carceraria.
«Il sovraffollamento della popolazione carceraria – dichiara Simone Leoncini – corrisponde a un contestuale aumento della presenza di detenuti extracomunitari che nel giro di poco tempo hanno raggiunto il 50% del totale. Un’efficace misura per risolvere, almeno in parte, la situazione di disagio diffusa tra la popolazione carceraria viene da interventi come la “borsa lavoro”, che offre la possibilità ai detenuti di svolgere attività fuori dal carcere».
Matteo Rossi e Alessandro Benzi, dopo la visita a Marassi, hanno incontrato nel piazzale antistante alcuni esponenti del movimento No Tav genovese, a cui appartiene il giovane attivista Gabriele Filippi, in regime di carcerazione preventiva dal 27 gennaio. «Abbiamo ottenuto di vedere Gabriele – dichiarano Benzi e Rossi – e lo abbiamo trovato in buona salute. Auspichiamo che lunedì il Giudice del riesame possa concedere gli arresti domiciliari a Gabriele, decisione del resto già presa per il caso analogo dell’attivista No Tav di Padova, rilasciato proprio in queste ultime ore».
« Il sovraffollamento– spiega Maruska Piredda – di Marassi è evidente: 1196 ingressi ogni anno contro le 914 uscite. Occorrono interventi strutturali per sanare una situazione in continuo peggioramento».
A Marassi oggi ci sono 801 detenuti, contro i 450 di capienza e i 550 di massimo tollerato.