Il Comune di Savona aumenta le tasse

Non c'è peggio al peggio.

Non basta l'aumento della benzina, delle sigarette, degli affitti, dei mutui, dei prezzi in generale.

Non basta il massacro al mondo del lavoro, l'abuso del precariato, la disoccupazione crescente, la liberalizzazione degli orari di apertura di negozi e servizi, l'aumento degli affitti, le calamità naturali, la privatizzazione dei servizi, e chi più ne ha più ne metta.

I comuni (qualsiasi sia la formazione politica al potere, poichè tutti hanno contribuito per anni questo scempio) ora corrono ai ripari, e cercano soluzioni per riempire, almeno in parte, le casse.

E il Comune di Savona non è da meno.

Due giorni fa, a firma Bolla, Vasè e Barbero,Palazzo Sisto ha sfoderato un piano di bilancio nel quale calcola di poter integrare con le tasse 18 milioni di euro in più rispetto all'anno precedente, passando da 25 a 43 milioni... e non sono briciole.

Partendo da un calcolo semplice semplice, sui 60 mila savonesi circa, da ogni portafoglio usciranno 300 euro annue in più, passando da 416 a 716 euri.

Una bella sommetta, non c'è che dire...

Se da una parte c'è chi preferisce tapparsi il naso e pagare, per i più curiosi e sicuramente arrabbiati, ecco le tasse in aggiunta o aumento:

- addizionale irpef passa dal minimo (0,33%) al massimo (0,8%). Esenti solo i redditi inferiori ai 15 mila euro.

- Imu (ex ici), che resta al 50% statale

- Tarsu (spazzatura)

A questi vanno aggiunte le sanzioni stradali (che fioccano, come fioccano i nuovi parcheggi a pagamento, es Via Guidobono), il canone di occupazione di suolo pubblico e le licenze edilizie.

Ci vuole tutta a chiamarla ripresa...