Attualità - 07 febbraio 2012, 18:29

Arecco (LN) - “Progetto ex San Paolo: i garages interrati non s'hanno da fare”

Dopo la vendita dell'ex Ospedale, sorgono – a lavori iniziati – perplessità riguardo la tenuta delle fondamenta e si guarda a parcheggi in superficie. Ma chi controlla cosa?

“Eppure già la Soprintendenza, anni or sono, aveva espresso riserve circa la fattibilità di operazioni di scavo”.

L'architetto Arecco, Consigliere comunale del Carroccio, fornisce alcune indicazioni tecniche dello storico nosocomio savonese: “I muri portanti sono in pietrame, con spessori di circa 40/60 cm, realizzati con un sistema di fondazioni continue, impostate su una palificazione costituita da circa 3.800 pali di ontano, lunghi da quattro a cinque metri.

Presso l’Archivio di Stato di Savona sono depositati i disegni originari, presentati in occasione del concorso pubblico di idee del 1843 che vide la partecipazione di 22 concorrenti, tra cui l’architetto Carlo Sada, dichiarato vincitore il 22 dicembre dello stesso anno.

Tra i documenti presenti nell’Archivio di Stato cittadino, vi sono anche gli originari capitolati di appalto, dai quali si possono ricavare i dati tecnici relativi, tra gli altri, alle predette fondazioni.


Crea perplessità dunque, il fatto che, solo ora, ci si renda conto delle particolari difficoltà tecniche - economiche constanti nel progetto dei parcheggi interrati, sottostanti una struttura impostata su una fitta palificazione in legno, in presenza di terreno in prossimità del mare, di natura alluvionale e quindi naturalmente ricco di acqua, nonché circondato da edifici realizzati in muratura portante.

Queste sono valutazioni che, non solo i progettisti dell'attuale Proprietà, ma in particolare l'Amministrazione Comunale, avrebbero dovuto effettuare in merito alla fattibilità dell'intervento (e quindi durante la fase autorizzativa e non ora, a lavori avviati).


Allo stato attuale, si pongono una serie di problematiche tecnico/urbanistiche di non poco conto:

in primo luogo l’immobile è vincolato dalla Soprintendenza e prevedere la realizzazione di parcheggi a raso, nei cortili, rappresenterebbe una soluzione esteticamente e storicamente molto discutibile.

In secondo luogo, se i parcheggi interrati non venissero realizzati e, dovessero essere respinti quelli previsti dalla variante a raso, non potrebbero essere reperiti ulteriori posti auto pertinenziali (da prevedersi obbligatoriamente per legge).

Non esistono, infatti, in prossimità dell’ex ospedale, spazi appartenenti a privati, da destinarsi a tale scopo, per cui la Proprietà dovrebbe necessariamente ricorrere a spazi pubblici per la loro realizzazione ed, in tale evenienza, sarebbe interessante valutare l’atteggiamento che terrebbe al riguardo l’Amministrazione Berruti.


Il recupero del vecchio ospedale merita di essere seguito con la dovuta attenzione da parte di tutti i Cittadini e dalle tante Associazioni storico-culturali locali, che hanno a cuore la conservazione e la tutela del Nostro Patrimonio architettonico”.



com. Arecco - Lega Nord