«Da agosto sto lavorando per portare allo studio della commissione regionale ristretta in materia di famiglia le istanze delle associazioni rappresentative dei diversi orientamenti sessuali, così come previsto dalla legge regionale 52/2009.
Ho avuto alcuni incontri con i rappresentanti dell’Arcigay del territorio a cui ho fornito un’ampia documentazione normativa che, mi risulta, sia oggi all’esame dei legali dell’associazione stessa.
Come già annunciato a mezzo stampa questa estate, ribadisco la mia piena disponibilità a sottoporre alla commissione ristretta sulla famiglia provvedimenti che offrano pari opportunità alle coppie di fatto, abolendo qualsiasi forma di discriminazione legata all’orientamento sessuale dei singoli.
È indispensabile che la legge 52/2009 contro l’omofobia, di cui la Regione Liguria è stata pioniera a livello nazionale, trovi piena attuazione.
Nella legge sono compresi interventi fondamentali per il riconoscimento delle pari opportunità a coppie dello stesso sesso: in primis, il pieno riconoscimento nell’accesso alle graduatorie dell’edilizia sociale e la possibilità, per i maggiorenni, di designare una persona che abbia accesso alle strutture di ricovero e cura per ogni esigenza assistenziale e psicologica del paziente designante e a cui gli operatori delle strutture pubbliche e private socio-assistenziali devono riferirsi per tutte le comunicazioni relative al suo stato di salute.
Auspico, infine, che sull’applicazione delle legge 52 e sull’integrazione di misure finalizzate alle pari opportunità, si crei un fronte comune che vada oltre i colori politici e che operi nel nome del buon senso, tenendo conto dei mutamenti sociali del nostro paese. Il muro del pregiudizio è ancora alto, come dimostrato questa estate dalla bocciatura della legge anti-omofobia in parlamento, nonostante il consenso riscontrato dal testo in modo trasversale: dal presidente Napolitano e all’allora ministro Carfagna.
In Liguria, a differenza di altre Regioni, siamo sulla strada giusta per garantire pari opportunità alle coppie di fatto: la politica deve fare fronte comune e procedere nell’ultimo miglio della definitiva attuazione della legge all’insegna dell’unità per dare un segnale forte di vicinanza con il mondo reale e dei diritti previsti dalla nostra costituzione che, ricordo, all’articolo 3 sancisce pari dignità sociale a tutti gli individui, senza distinzione».