Anche i carburanti stanno subendo forti variazioni al rialzo in numerosi impianti''. ''Temiamo - precisa Rienzi - che alle criticita' nei rifornimenti delle merci, determinate dallo sciopero degli autotrasportatori, si stiano aggiungendo le speculazioni di chi, approfittando della situazione di caos, abbia deciso di aumentare ingiustificatamente i listini al dettaglio''. Per tale motivo, il Codacons chiede ''alla Guardia di Finanza di intervenire attraverso controlli in tutta Italia tesi a sanzionare rincari speculativi di alimentari e carburanti''. L'associazione ha anche aperto, sul blog di Carlo Rienzi (www.carlorienzi.it), una pagina dove i cittadini possono segnalare quegli esercizi commerciali e quei distributori di benzina nei quali si siano registrate variazioni anomale dei prezzi.
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BENZINA: CODE AI DISTRIBUTORI ED AUMENTI DEI PREZZI DEI CARBURANTI FINO A 10 CENTESIMI DI EURO
IL CODACONS DENUNCIA FAIB E FEGICA ALLA COMMISSIONE DI GARANZIA DELLO SCIOPERO
FAIB E FEGICA SFRUTTANO L'EFFETTO ANNUNCIO AGGIRANDO LA NORMATIVA
Il Codacons ha deciso di presentare questa mattina un esposto alla Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero contro le associazioni di categoria FAIB e FEGICA, colpevoli di continuare ad annunciare a mezzo stampa scioperi nel settore carburanti senza una "proclamazione" ufficiale, in tal modo sfruttando l'effetto annuncio senza però rispettare l'obbligo di comunicare i giorni precisi dell'astensione. Il tutto mentre vi è già una grandissima tensione prodotta dalla protesta illegale dei Tir.
La conseguenza di questo combinato disposto sono code interminabili ai distributori da parte di automobilisti spaventati dalla possibilità di restare senza carburanti ed aumenti indiscriminati dei prezzi da parte di alcuni benzinai, o forse dovremmo dire speculatori, che hanno aumentato in 24 ore i prezzi dei carburanti fino a 10 centesimi di euro al litro.
Il Codacons ricorda che, per l'art. 2 comma 1 della legge n. 146/1990, "i soggetti che proclamano lo sciopero hanno l’obbligo di comunicare per iscritto, nel termine di preavviso, la durata e le modalità di attuazione". La comunicazione deve essere data anche all’apposito ufficio costituito presso l’autorità competente ad adottare l’ordinanza di cui all’articolo 8, ossia la precettazione, la quale, a sua volta, ne cura l'immediata trasmissione alla Commissione di garanzia. Ma nulla di questo è stato fatto, con la scusa che, non essendo state ancora fissate le date, non vi è ancora una "proclamazione" ufficiale. Peccato che proclamare significhi dichiarare pubblicamente, pubblicare, e che FAIB e FEGICA ieri abbiano fatto addirittura un comunicato ufficiale congiunto in cui confermavano la "proclamazione di un pacchetto di 10 giorni di sciopero degli impianti di distribuzione carburanti". Più di così!
Una proclamazione giunta proprio mentre in Italia vi è già molta tensione prodotta dalle manifestazioni dei camionisti (ricordiamo che, non a caso, è vietato scioperare nel settore carburanti "in concomitanza con altre astensioni collettive già proclamate da organizzazioni sindacali dei trasporti che interessino il medesimo bacino di utenza" (deliberazione n. 01/94 del 19.07.2001).
Inoltre sono vietate le proclamazioni plurime, mentre nel comunicato congiunto FAIB e FEGICA si preannuncia un pacchetto di 10 giorni di sciopero, pacchetto che significa proclamazione multipla dato che la legge impedisce uno sciopero superiore alle 72 ore, ossia 3 giorni.
Per questo il Codacons chiede formalmente alla Commissione di Garanzia, ai sensi dell'art. 4, comma 4-quater della legge n. 146/1990, di aprire un procedimento nei confronti di FAIB e FEGICA, considerato che gli scioperi vanno apertamente annunciati e lealmente praticati.