Qualità dell’aria sempre pessima in Val Bormida. A confermarlo i dati delle centraline Arpal posizionate a Cairo e Carcare, relativi ai primi 19 giorni del 2012.
Spiega un esperto: “ La legge vuole che la media sulle 24 ore per le pm 10 non debba superare il limite dei 50 microgrammi al metro cubo. Questa soglia si può superare solo per 35 giorni all’anno. In questi primi 19 giorni dell’anno a cui si riferiscono i dati in nostro possesso Cairo è andato oltre il limite sei volte, mentre Carcare cinque. Dati parziali che però purtroppo sembrano riconfermare il trend degli anni scorsi, quando la soglia veniva superata 80 volte, tanto quanto succede in alcune grandi città italiane. Un dato poco “pubblicizzato” ma che deve far rifletter su quanto la nostra salute venga messa costantemente in pericolo. Anche perché ad essere presenti in quantità superiore alla norma sono anche le polveri sottili 2.5, ancora più dannose perché in grado di penetrare l’organismo maggiormente in profondità.”
“Ma più di tutti c’è un dato che merita di essere analizzato a fondo: le centraline fanno registrare dei valori altissimi in determinate ore notturne. Dei picchi che potrebbero essere imputabili ad attività industriali che durante la notte aumentano le loro emissioni. Un dato non confermato ma molto probabile, che dovrebbe essere approfondito dagli organi di competenza”.
“Insomma la qualità dell’aria resta pessima, fuori dai limiti consentiti dalla legge. Di questo bisognerebbe temere conto quando si approvano progetti (come un biodigestore o una centrale a biomasse) il cui ciclo produttivo si basa su processi di combustione importanti che non potrebbero fare altro che peggiorare una situazione già allarmante. L’approvazione di tali progetti dovrebbe essere fatta considerando innanzitutto il contesto in cui ci troviamo, e poi prima di ogni altra cosa bisognerebbe lavorare per migliorare la situazione, prima di dare il benestare alla costruzione di impianti che comporterebbero solamente un inasprirsi delle condizioni attuali”.