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Politica | 20 gennaio 2012, 11:22

Sinistra Ecologia e Libertà sulla centrale a carbone di Vado

Sinistra Ecologia Libertà di Savona e della Liguria ritiene che la delibera della Giunta regionale, che autorizza l'avvio dei lavori per l'ampliamento della centrale a carbone di Vado Ligure, rappresenti un’altra occasione persa dalla politica locale e nazionale per affrontare il tema dello sviluppo economico e della gestione e programmazione del territorio senza imposizioni dall'alto, ma condivisa e partecipata.

Sinistra Ecologia e Libertà sulla centrale a carbone di Vado

Da tempo S.E.L. aveva infatti proposto l'aprirsi di un tavolo di confronto tra tutte le parti interessate: enti locali, sindacati, associazioni di cittadini e proprietà nel tentativo di superare le incomprensioni e le prese di posizione anche ideologiche di tutte le parti in causa.

L'invito, rivolto al Presidente Monti, come al Governatore Burlando di ricercare una soluzione consensuale alla questione è rimasto purtroppo inascoltato ed oggi non possiamo che assistere ad un ulteriore, colpevole, allontanamento della Politica dai Cittadini che dovrebbe rappresentare.

Lo sviluppo economico, l'occupazione, la difesa ambientale, la salute delle persone non sono concetti proprietari di questo o quello, ma responsabilità collettiva di tutti e tutti dovrebbero essere in grado anche di fare passi indietro rispetto alle proprie posizioni, in nome di un vantaggio comune.

Abbiamo più volte messo in evidenza che gli arroccamenti su una piuttosto che su un'altra posizione non avrebbero portato che ad una vittoria del più forte, e così è stato, spendendo più la prepotenza che la ragione, più l'egoismo che le argomentazioni.

Non sono in discussione soltanto le compensazioni ai territori coinvolti, i posti di lavoro, i MW in più o in meno.

Quello che è in discussione è il concetto di partecipazione nelle scelte e democrazia nelle decisioni.

Ancora più grave quando in pericolo è anche la salute delle persone.

Sinistra Ecologia Libertà conferma un giudizio critico, di non soddisfazione e di preoccupazione per il metodo e il merito delle scelte fatte e dei risultati finali . I problemi, le osservazioni e le posizioni espresse precedentemente meritavano un percorso profondamente diverso. La delibera dalla Giunta della Regione Liguria porta di fatto a conclusione la conferenza dei servizi avviata dal Ministero per lo Sviluppo Economico, su richiesta di Tirreno Power, avvallando tutti i suoi atti precedenti compresi la Valutazione d’Impatto Ambientale fatta dal Ministero dell’Ambiente e rigettando i pareri e le autorevoli osservazioni espresse nel procedimento.

La scelta fatta dalla Regione Liguria ha una negatività storico/strategica di fondamentale rilevanza: inverte una tendenza e accetta per la prima volta, da quando la Centrale è stata realizzata, la volontà e l’impostazione, da sempre sostenute, nelle diverse fasi storiche e politiche di questi anni, dai diversi Ministeri dell’Industria dei diversi Governi e dai diversi proprietari/gestori

di Centrale che si sono succeduti, di arrivare alla costruzione di nuovi gruppi e / o nuovi potenziamenti a carbone della Centrale Vado L./Quiliano. Questo è il dato di rilevanza politica accettato e condiviso dalla Giunta.

In questo contesto già critico, la scelta della strategicità del potenziamento della combustione a carbone nella centrale Vado L./Quiliano si va ad inserire accanto alla scelta precedentemente fatta della strategicità della piattaforma multiporpose e dell’insediamento del nuovo centro logistico Nordiconad. Questo viene fatto nello stesso contesto territoriale senza una valutazione dell’impatto complessivo prodotto. Senza una programmazione d’insieme accettando l’impostazione delle approvazioni e delle analisi separate.

SEL non ricopre e non difende poltrone o rendite di posizione strumentali in Regione Liguria. Alle elezioni non ha ricoperto posti nel listino di Burlando, non ha Assessori e / o Presidenze di Commissioni. Il progetto culturale e politico per cui SEL è nato e sul quale sta cercando di lavorare è quello della costruzione di un nuovo centro / sinistra a livello locale e nazionale è sicuramente diverso da quello proposto e attuato nella gestione di questa problematica. Il superamento di questi conflitti passa attraverso un sistema, in grado di interpretarli e di riconnetterli attraverso un percorso di assunzione di responsabilità, chiaro e trasparente, dove i territori e le Amministrazioni che li rappresentano siano referenti e protagonisti di intese finali raggiunte E’ necessaria una complessiva volontà di uscire da uno schema, drogato dal limite dell’emergenza, della parzialità e dalla mancanza di programmazione, che volutamente ha predeterminato una contrapposizione antagonista tra occupazione, ambiente e sviluppo imprenditoriale.

Coordinamento Provinciale SEL

Coordinatore regionale SEL

Consigliere Regionale SEL

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