Attualità - 20 gennaio 2012, 18:11

Entroterra abbandonato errore strategico, richiesta di intervento alla Regione

Risorsa da promuovere e valorizzare, parte integrante di un turismo non stagionalizzato

“ La chiusura delle Comunità Montane ha provocato effetti devastanti nell'entroterra che fa parte integrante di un turismo che non si esaurisce certamente sulla costa e nella stagione balneare.

 

Il nostro Centro Pannunzio esprime la sua solidarietà alla ‘Strada del vino e dell'olio’ che in un quadro di gravissima crisi economica va sostenuta per la valorizzazione dell'economia dell'entroterra.

L'ente che deve intervenire è la Regione in quanto ha più risorse disponibili”. Lo afferma con forza Pier Franco Quaglieni, presidente del Centro Pannunzio che continua: “La crisi dell'entroterra, dalle Cinque terre al confine francese,può anche costituire motivi di pericoli idrogeologici che vanno combattuti soprattutto con la prevenzione. La stessa viabilità è compromessa dalla mancanza di risorse non più disponibili. Il ‘Pannunzio’ intende evidenziare il valore culturale dell'entroterra che contiene anche ricchezze artistiche, storiche e naturalistiche che possono implementare il turismo. I Comuni balneari devono quindi anche considerare il potenziale attrattivo dell'entroterra per arricchire il pacchetto-vacanze”.

Aldo Genesio, presidente della cooperativa sociale Arcadia afferma: “La cooperazione è in grado di svolgere un ruolo primario nel sostegno della Liguria interna, soprattutto tramite i giovani. Le istituzioni ed i privati debbono intervenire in modo efficace”.

Pietro Revetria, consigliere provinciale delegato all’entroterra, dice: “Si ha la sensazione che questa che ci si offre è l’ultima occasione per sostenere l’hinterland provinciale e le sue pregevoli attività produttive”.

La funzionaria della Provincia, Anna Antolini, ricorda: “Stiamo intervenendo, a sostegno delle Liguria dei monti, con un progetto di formazione riservato ai soci della Strada e abbiamo in corso la creazione dei ‘bistrots de pays’ per recepire i finanziamenti del progetto transfrontaliero Turval, che dispone di fondi per 3 milioni di euro”.



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