Attualità - 19 gennaio 2012, 22:00

Pronto Soccorso di Cairo sempre più a rischio

La provocatoria proposta del sindaco Briano per sopperire al taglio del personale

Ospedale di Cairo: da Asl 2 e Regione ancora nessuna risposta o indicazione. O meglio, le indicazioni arrivano “sul campo”, indirette e tutt’altro che positive. Come quella annunciata, questa sera, dal sindaco di Cairo, Fulvio Briano, durante l’assemblea pubblica promossa nella sala Soms dal Comitato Sanitario Locale presieduto da Enrico Gallo.

In sostanza il Pronto soccorso cairese dal 1 febbraio perderà un altro medico. Briano, di fronte alla sala gremita, con la presenza anche dei consiglieri regionali Maurizio Torterolo e Stefano Quaini, ha affermato come, secondo le segnalazioni giunte dal Pronto soccorso, appunto dal 1 febbraio il dottor Eretta sarà trasferito ad un’altra struttura di altra Asl. Il personale del Pronto, già sotto organico, passerà, quindi, a 3 medici più un responsabile, rispetto a quello idoneo di 5 medici più un responsabile. Una condizione che, si tema, possa mettere seriamente a rischio la stessa operatività del reparto. Briano ha quindi chiesto formalmente al direttore generale dell'Asl 2, Neirotti, se ciò corrisponde al vero e come si intende risolvere tale situazione, sopperendo alla carenza di personale, e  se sono state messe in campo o previste azioni a sopperire tale mancanza.

Quindi la proposta di Briano (non si sa quanto concretamente operativa o quanto semplicemente provocatoria): “Svuotiamo gli uffici Asl e riportiamo i medici in ospedale, ad iniziare dal Distretto. Il modello dei Distretti Socio Sanitari non sta evidentemente funzionando, né è supportato come ci si aspettava. Visto, tra l’altro, che a Cairo la struttura è composta da un noto medico (Felice Rota, direttore sanitario del Distretto) che proviene per altro da una lunga esperienza di Pronto Soccorso (di cui è stato anche responsabile), e da personale infermieristico (due infermiere part time), propongo che il Comune di Cairo si assuma la gestione amministrativa integrale del Distretto, e che la componente sanitaria venga assunta in carico dal medesimo Comune o, se non possibile, dal Dirigente preposto alla Direzione Sanitaria di Savona. Così si libererebbero risorse in favore del nostro Pronto Soccorso in modo da garantire un servizio sicuramente prioritario come quello di Pronto soccorso”.

Difficile ipotizzare ora come verrà accolta, ma anche le conseguenze non solamente tecniche, che tale proposta, ed eventualmente tale precedente, avrà sull’Asl 2 e non solo. Difficile anche perché sinora Asl e Regione hanno adottato la politica del silenzio o, almeno, del prendere tempo. Dopo il teso vertice sull’ospedale cairese avvenuta al San Paolo, il 30 dicembre, l’assessore regionale Claudio Montaldo e il direttore generale dell’Asl 2, Flavio Neirotti, si erano impegnati ad organizzare un successivo incontro, ipotizzando anche che fosse pubblico, entro gennaio. Il mese sta finendo, ma l’incontro si sta ancora attendendo. Così come si stanno attendendo notizie anche sul bando di appalto per la realizzazione del nuovo blocco operatorio, anche quello annunciato entro gennaio.                                                                                                                                      

 

e.m.