Via libera oggi della Conferenza dei servizi per la copertura dei parchi carbone di Bragno. Intanto ok anche da parte di Funivie per un progetto unico di bonifica dell’acqua di falda. Positivo il commento del sindaco di Cairo, Fulvio Briano: <La Conferenza dei servizi si è conclusa positivamente. Il progetto non ha più alcun vincolo da un punto di vista ambientale e quindi non rimane che bandire la gara per la sua realizzazione".
Nello specifico, il progetto prevede un investimento di circa 40 milioni di euro per la realizzazione di due capannoni lunghi 370 metri, alti 32 metri e larghi 54, capaci di stoccare, rispettivamente, 270 mila e 215 mila tonnellate di rinfuse-carbone, separati da un tunnel largo 14 metri, per una superficie coperta totale di oltre 4 ettari. Uno dei due capannoni sarà poi suddiviso in 9 scomparti proprio per permettere una diversificazione delle merci. Le strutture saranno realizzate in cemento e legno lamellare, con un'apertura sul lato che si affaccia sul tunnel. Il sistema di riempimento si basera' su nastri trasportatori, mentre la ripresa avverrà con pale meccaniche che alimenteranno un nastro sotterraneo.
Sottolinea, il sindaco Briano: “Un intervento importantissimo, sia da un punto di vista ambientale per le aree circostanti, con l'eliminazione delle polveri dovute alla movimentazione e allo stoccaggio del carbone, sia da un punto di vista di una maggiore appetibilità di quelle aree".
Ma c’è un altro tassello importante che si inserisce nel futuro di quelle aree. Ancora il sindaco Briano: "Anche Funivie ha dato la propria disponibilità, insieme a tutti gli altri soggetti che insistono su quel sito, ovvero CairoReindustria, Gruppo Pensiero, Syndial, Italgas, per realizzare un unico, completo e definitivo progetto per quanto riguarda la bonifica dell’ acqua di falda. Un’operazione decisiva da un punto di vista ambientale, e che finora era stata quasi un tabù. Questo sì che sarà un intervento ambientale di grandissimo rilievo e di sostanza, cosa ben diversa dalle polemiche strumentali sul nulla, alla ricerca di visibilità, e solamente nell’ottica dell’imminente campagna elettorale e per distrarre l’opinione pubblica dalle coltellate e dalle rese dei conti a livello nazionale nel proprio partito, portate avanti da una certa parte politica".
Il tutto parte dai prelievi sulla falda acquifera eseguiti, contemporaneamente, dall'Arpal in vari siti, dalle aree di CairoReindustria a quelle delle Funivie, ai terreni ancora di proprietà di Syndial. Prelievi che confermerebbero l’inquinamento della falda da metalli pesanti come arsenico, nichel e piombo. Spiega, ancora Briano: “Su quelle aree insistono attualmente vari progetti , l’obiettivo è, attraverso un tavolo che metta a confronto progetti e proprietari, arrivare ad un unico, definitivo e completo progetto di bonifica”.