Attualità - 17 gennaio 2012, 15:13

Codacons: valutare le responsabilita' amministrativa e penale di Costa Crociere

Le agenzie di viaggio devono rimborsare che non vuol piu' partire

Il Codacons sta ricevendo in queste ore le segnalazioni di numerosi utenti che, avendo acquistato viaggi in crociera da effettuarsi nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, hanno deciso di non partire più, spaventati per la tragedia della Costa Concordia. In tali casi – spiega l’associazione – la paura e lo stato di ansia sono motivazioni valide per ottenere la sostituzione del pacchetto vacanza acquistato, o il rimborso integrale delle somme pagate. L’angoscia e il timore legato all’incidente, infatti, comprometterebbero irrimediabilmente la qualità dei viaggi in crociera già acquistati dai cittadini, facendo venire meno il fine principale del viaggio stesso, ossia il relax e il sereno godimento dei giorni di vacanza.

Sul sito www.codacons.it l’associazione ha pubblicato le istruzioni utili in favore di chi volesse disdettare una crociera già prenotata.

Sul fronte legale invece il Codacons ha presentato oggi alla Procura della Repubblica di Grosseto un atto di intervento in cui si chiede di valutare le responsabilità amministrative e penali di Costa Crociere in relazione al naufragio dell’Isola del Giglio. Il decreto legislativo 231/2001 – spiega l’associazione - ha introdotto infatti la responsabilità penale e amministrativa delle società per i reati commessi da propri dirigenti e dipendenti e, comunque, da soggetti in rapporto funzionale con esse. Sembrerebbe poi dalle notizie emerse che il famoso “inchino” delle navi dinanzi la costa dell’Isola fosse divenuto oramai una consuetudine. Circostanza che, se confermata, potrebbe avvalorare l’ipotesi di eventuali responsabilità nell’incidente a carico della Costa Crociere.

com.