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Eventi | 10 gennaio 2012, 16:03

Presentazione del libro “La bomba e la Gina” alla Libreria Ubik

Intorno a Piazza Fontana. Incontro con l’autore Marco Codebo' professore di Letteratura alla Long Island University di New York

Presentazione del libro “La bomba e la Gina” alla Libreria Ubik

Mercoledì 11 gennaio  ore 18:

presentazione del libro

“La bomba e la Gina”

Intorno a Piazza Fontana

 

Incontro con l’autore

MARCO CODEBO’

professore di Letteratura alla

Long Island University di New York.

Introduce AUGUSTA MOLINARI.

 

 

Il romanzo-inchiesta ripercorre con documenti inediti il tragico attentato del 1969 a Milano, dentro la Banca dell’Agricoltura, attraverso gli occhi di uno studente universitario americano arrivato in Italia per finire una tesi di dottorato.

Peregrinando tra archivi di Stato e biblioteche, zigzagando tra burocrazia mascherata da censura e testimonianze a singhiozzo, scoprirà dei legami indissolubili su quella strage che partono dalla fine della seconda guerra mondiale, dal confino a Ventotene di Sandro Pertini, passando per la resistenza e anche oltre.

 

Era il 12 dicembre 1969 quando, alle 16 e 37, una bomba esplodeva all’interno della sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura a Milano, causando la morte di 16 persone e il ferimento di altre 88. Ma oggi, nel 2011, la giustizia non ha ancora, e molto probabilmente non vi riuscirà mai, indicato con soddisfacente margine di certezza i responsabili della strage.

“Chiediamo l’istituzione del giorno della memoria per i martiri del terrorismo”, chiedono i familiari delle vittime. Lo fanno ancora oggi, a 6 anni dalla sentenza della Cassazione che ha sancito come per la giustizia italiana la strage non ha nessun autore e nessun mandante. Nessun colpevole e nessuna verità. A parte quella più tragiche. Il numero di morti, il numero dei feriti, gli orari e i luoghi delle esplosioni. Ma le bombe sono impunite.

Quel che restano sono i sospetti. Destra eversiva, o servizi segreti deviati.

Forse.

Ricostruire i tasselli del principale mistero criminale del nostro Paese degli ultimi decenni vuol dire rileggere un intreccio nel quale entrano ed escono altre storie dense di interrogativi: le indagini a carico di un anarchico, Pietro Valpreda, le posizioni dei partiti che avvaloravano l’ipotesi dei magistrati, la nascita della pista che tirava in ballo la destra eversiva, le accuse all’anarchico Giuseppe Pinelli, la sua morte misteriosa, il caso Calabresi. Il tutto condito da occultamenti e depistaggi.

Non si conosce quale sia la mano misteriosa che ha agito per seminare terrore e per sovvertire l’ordine democratico. La strage di piazza Fontana è anche questo: oltre a rappresentare una pagina nera di morte e terrore, diventa l’emblema delle verità strappate ai cittadini di un paese e della disperazione di quei familiari che non conoscono l’artefice del sangue che ha sporcato le loro case e le loro vite.

 


 

-Marco Codebò vive negli Stati Uniti dove è professore di Letteratura e lingua italiana alla Long Island University di New York.

Si occupa del romanzo moderno italiano, francese e latino-americano e del rapporto tra oralità e scrittura. Ha scritto libri e saggi su Boccaccio, Tozzi, Moravia, Celati, Maupassant, Vargas Llosa.

 

 

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