Oggi noi Giovani Democratici ci riteniamo sconvolti da tali dichiarazioni: lo scandalo emerso a Savona registra non solo elettori di centrodestra ma perfino iscritti ad altri partiti quali l’Udc e il Partito Democratico.
Ci sorprende che un consigliere così propenso a battaglie etiche faccia sua la politica della peggiore Prima Repubblica dove il tesseramento fasullo e gonfiato dei partiti di centro era all’ordine del giorno.
I nostri iscritti, molti dei quali disoccupati, hanno pagato di propria tasca la tessera sia del movimento giovanile che del Partito Democratico, quote che sommate arrivano a una trentina di euro. Non pensiamo sia positivo elogiare nuovi sistemi di clientelismo ma soprattutto tesseramenti fasulli dove il rispetto della privacy e la morale che dovrebbe essere prerogativa di un partito serio non viene seguita (vedi Reginaldo Vignola) come appare dall’articolo.
Con questa vicenda si dimostra finalmente che ancor più oggi la concezione della partecipazione politica vera fatta anche di sacrifici economici nella causa in cui si crede è un nostro baluardo. Invito il consigliere Gambaretto se vorrà a controllare l’elenco degli iscritti della nostra Federazione Giovanile e del nostro Partito per constatare che (almeno da noi) la gente sa di essere iscritta e non lo viene a sapere per conto terzi.
Andrea Toso
Segretario Gd delle Albisole e Levante