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Attualità | 05 gennaio 2012, 16:26

Le aziende agricole strumento di crescita e formazione degli immigrati

Coldiretti, CIA e Confagricoltura intendono dare una visione diversa del settore rappresentato rispetto a quella a tinte fosche uscito di recente sui quotidiani

Le aziende agricole strumento di crescita e formazione degli immigrati

Per farlo, la base di partenza non può che essere rappresentata dai dati ufficiali rilasciati dalla Camera di Commercio di Savona sul comparto agricolo (dati 2010): un totale di 1.142 aziende nel solo comprensorio dei Comuni di Albenga e Ceriale (rispettivamente 983 e 149 aziende) che rappresentano da sole il 28 % dell’intero settore a livello provinciale che complessivamente dà lavoro a circa 4.000 addetti.  

E’ opportuno ricordare che il fenomeno della trasformazione delle aziende agricole dal metodo di conduzione quasi esclusivamente famigliare alla manodopera dipendente non è recente ma in sviluppo da oltre vent’anni, principalmente nella piana di Albenga, ma anche nel resto della provincia.

Considerato che anche il settore agricolo della Provincia di Savona ha risentito di una flessione negli ultimi due anni la pressoché conferma delle assunzioni della manodopera è indicativa della regolarità dei rapporti di lavoro e del rispetto da parte delle imprese agricole delle molteplici norme in materia di lavoro e sicurezza” 

“I dati INPS ci dicono che sono diventate oltre 700 le aziende agricole savonesi assuntori di manodopera agricola dipendente e circa 2.000 i lavoratori assunti in maggior parte di origine extracomunitaria. Il sistema delle associazioni di categoria degli agricoltori ha sospinto e favorito questo processo di sviluppo dell’organizzazione aziendale indirizzando le ditte ad affrontare la regolarità contributiva INPS e INAIL, la sicurezza sul lavoro e le esigenze di tutela ed assistenza anche degli stessi lavoratori.

Inoltre anche la difficile normativa in materia di immigrazione con procedure burocratiche complesse per le richieste di permessi di soggiorno e per i ricongiungimenti famigliari viene affrontata principalmente, nell’interesse dei lavoratori, tramite e i Caf ed i Patronati delle associazioni agricole che si sono specializzati anche per le agevolazioni tariffarie sui servizi sociali operando sui diversi portali telematici di ministeri ed enti previdenziali ed in collegamento con i comuni. Il decreto Flussi per i lavoratori extracomunitari ha visto partire dalle associazioni agricole di Savona circa 400 richieste tra primi ingressi e stabilizzazione degli stagionali già al lavoro.

Questo processo ha favorito la corretta integrazione di tutti quegli immigrati che lavorano onestamente nelle aziende agricole del territorio e che per questo hanno potuto formarsi oggi una famiglia, magari con dei figli che frequentano le nostre realtà scolastiche e sociali.

Da non dimenticare,infine, anche le risultanze dell’attività ispettiva svolta da anni con regolarità dalla Direzione Provinciale del Lavoro danno un quadro generale positivo dal punto di vista del rispetto delle norme in materia di regolarità dei rapporti di lavoro in agricoltura nella Provincia di Savona con una evoluzione verso un generale rispetto delle norme di legge, delle clausole contrattuali e della sicurezza in ambiente di lavoro”.

Tutto questo senza volersi nascondere dietro a facili qualunquismi e riconoscere che se come in altri settori anche in agricoltura vi sono comportamenti poco chiari, o addirittura illegali, da parte di pochi – che rimangono comunque isolati e non rappresentano assolutamente la normalità del settore – è necessario che la giustizia, e solo coloro i quali sono demandati ad indagare, faccia il suo corso.. Esiste infatti il principio che si è innocenti fintanto che non esistono le prove accertate e oggettive di colpevolezza.

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