Erano presenti per Coldiretti il Presidente Paolo Calcagno, accompagnato dal Direttore Maria Lucia Benedetti e dal Vice direttore Minuto, per la Cia il Vicepresidente Valtero Sparso ed il Direttore Osvaldo Geddo mentre Confagricoltura era rappresentata dal Presidente Massimo Rebella e dal Direttore Michele Introna. Oltre all’Assessore Ripamonti ha partecipato all’incontro il Dott. Torchio, funzionario dell’Ente provinciale.
Subito dopo le presentazioni di rito con il nuovo Assessore, l’incontro è entrato nel merito della problematica relativa all’eccessiva proliferazione degli ungulati e dei relativi, ingenti danni che tale situazione stà creando al mondo agricolo.
Su invito dello stesso Ripamonti, infatti, i rappresentanti degli agricoltori hanno sottolineato all’unisono, in una serie di interventi, come l’annoso problema del proliferare incontrollato di cinghiali,caprioli e daini ha raggiunto oggi, in Provincia di Savona, dimensioni insostenibili. Sono ormai molte, infatti, le aziende agricole vittime di notevoli perdite alle produzioni agricole, zootecniche e forestali a dimostrazione di come il numero di questi animali vada ben oltre il normale e previsto equilibrio dell’ecosistema.
Coldiretti, Cia e Confagricoltura hanno evidenziato come la conseguenza ancor più grave del fenomeno sia dovuta al fatto che molti agricoltori, vinti dalla frustrazione e dallo scoramento di continue distruzioni del proprio raccolto, decidano di abbandonare le coltivazioni ed i relativi terreni. A questo proposito, è stato importante il passaggio volto ad evidenziare come le denunce di danni siano nel tempo diminutite non per una riduzione dei danni, bensì proprio a causa della scelta di molti agricoltori di rinunciare a coltivare parte del territorio. Questo rende ancor più chiaro come le varie forme di risarcimento adottate non rappresentino la soluzione reale al problema, visto e considerato che il sistema risarcitorio adottato - legato alla copertura assicurativa dei danni - risulta essere inadeguato come è risultata inefficace la gestione dei rifugi che dovranno turnare più velocemente nei confini per evitare un'eccessiva concentrazione di ungulati indistrubati all'interno.
Nell’ambito di un quadro di palese difficoltà ad assumere il controllo di una situazione che ogni anno tende inevitabilmente ad aggravarsi, altrettanta preoccupazione desta il pericolo che sempre più spesso corrono anche i normali cittadini che in alcune zone della Provincia rischiano quotidianamente di veder ostruito il passaggio su autoveicoli e/o motoveicoli da cinghiali e/o caprioli che impunemente intralciano il traffico mettendo anche a repentaglio l’incolumità delle persone.
Un’aspetto sicuramente positivo emerso dall’incontro, unanimemente giudicato proficuo e costruttivo, è sicuramente stata la convergenza dei dati e degli obiettivi volti alla riduzione del numero degli animali ed in tal senso è stato particolarmente apprezzato l’impegno assunto dall’Assessore Ripamonti nel convocare altri incontri di questo tipo con cadenza regolare e precisi ordini del giorno, in modo da poter insieme decidere le strategie migliori per arrivare ad una definitiva risoluzione del problema.