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Attualità | 04 gennaio 2012, 18:55

Gestione servizi Ambito Sociale Territoriale: Mioglia, Pontivrea, Urbe contestano gli aumenti

Contrasti sullʼaumento dei costi di gestione dei servizi sviluppati dallʼAmbito Territoriale Sociale n. 30 che ha sede in piazza Concezione a Sassello e coinvolge i comuni di Sassello, Mioglia, Pontinvrea, Stella ed Urbe

Gestione servizi Ambito Sociale Territoriale: Mioglia, Pontivrea, Urbe contestano gli aumenti

I comuni di Pontinvrea, Mioglia ed Urbe hanno messo in discussione lʼaumento da 16 a 24 euro della quota da versare allʼambito per ciascun abitante regolarmente registrato allʼanagrafe, a suo tempo determinato nellʼassemblea dei Sindaci ma comunque non vincolante.

Nel mirino dei sindaci dei tre comuni “dissidenti” ci sono lʼAsilo Nido di Sassello ed i centri di Aggregazione Giovanile presenti in quasi tutti i comuni.

Determinati a non subire lʼaumento i sindaci di Mioglia e Pontinvrea hanno intrapreso una forma di difesa - «Non è una protesta» hanno sottolineato - contro un aumento di costi ingiustificato.

«I nostri comuni – sottolinea il sindaco di Pontinvrea Matteo Camiciottoli - hanno deciso di attivare un riequilibrio dei costi della Pubblica amministrazione che, per altro, rientra nel progetto “Ripartiamo Insieme” messo in cantiere nelle scorse settimane.

Ottimizzare i costi di gestione ed i servizi è questo il nostro obiettivo e, in questʼottica, lʼasilo nido, i centri di aggregazione giovanile, il servizio di buon vicinato per gli anziani non sono la prima prerogativa dellʼAmbito Sociale che, noi crediamo, debba occuparsi dei disabili, delle famiglie in difficoltà e degli anziani.

È vero che lʼasilo nido è importante per le famiglie, ma non può essere focalizzato in un solo paese ed essere a carico di tutti.

Per questo noi ci siamo chiesti se è il caso di pagare questi servizi che incidono pesantemente sul bilancio dellʼAmbito ed i comuni debbano versare quote maggiori. Non deve essere così e per certi servizi ogni comune deve farsene carico.

Siamo dʼaccordo nel sostenere un progetto per gli anziani che coinvolga tutti i comuni ma quello dei Centri di Aggregazione Giovanile o dellʼasilo nido è un servizio che ogni comune

deve gestirsi finanziandolo, qualora sia necessario, con le proprie risorse»

Stessa identità di vedute del sindaco di Mioglia Livio Gandoglia che dice «Abbiamo versato la quota di sedici euro per servizi che sono imprescindibili ma, i centri di aggregazione giovanile e lʼasilo nido sono mirati ed i relativi costi non debbono incidere sul bilancio di tutti i comuni.

Mioglia ha il Centro di Aggregazione Giovanile, costa 3500 euro per i sei mesi durante i quali è aperto e non ritengo sia giusto che unʼaltro comune venga coinvolto per sopportarne le spese.

Per quanto riguarda lʼasilo nido è frequentato da sei bambini di Sassello ed uno di Pontinvrea; sarebbe logico che i costi venissero ripartiti per quote tra i comuni che ne fruiscono e non da tutti.

Ci sono tutta una serie di motivi che ci inducono a non versare la quota aggiuntiva, soprattutto in un momento in cui bisogna ottimizzare i costi e promuovere i risparmi».

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da L'Ancora

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