Attualità - 27 dicembre 2011, 10:20

Ampliamento della Filippa, interviene l'Associazione Salute, Ambiente e Lavoro

«Ci batteremo contro il rilascio di tutte le procedure autorizzative. Si vuole incrementare la quota di rifiuti per 650 mila metri cubi, altro che il "completamento" difeso dall'assessore Goso (Verdi)»

Ampliamento della Filippa, interviene Mino Ferrari, presidente dell’associazione Salute, Ambiente e Lavoro. Spiega Ferrari:  “In qualità di rappresentante legale dell’Associazione “Salute, ambiente e lavoro” vorrei intervenire sul progetto di ampliamento della discarica della Filippa. Siamo venuti a conoscenza del fatto che l’azienda Lpl S.p.a., gestore dell’impianto, ha depositato in Comune, Provincia e Regione, la richiesta di incrementare la quota di rifiuti per 650 mila metri cubi che si andrebbero ad aggiungere agli attuali già autorizzati 490 mila metri cubi. Si può giocare con le parole, ma la stessa azienda nel suo avviso pubblico legale, ha utilizzato più volte termini come “incremento della volumetria”, “incremento volumetrico” e “utilizzo della cava limitrofa”.

Non riteniamo, quindi, che questo progetto sia un “completamento” dell’impianto già autorizzato, come prontamente precisato dal l’assessore all’ambiente Ermanno Goso (Verdi), corso a difendere l’operato dell’azienda, ma un ampliamento vero e proprio. Esso, infatti, è assoggettato a nuove procedure autorizzative, contro il cui rilascio ci batteremo in tutte le sedi, facendo ricorso al Tar, nel caso in cui l’amministrazione comunale riterrà di non esprimere un parere negativo.

Abbiamo fatto richiesta, ai sensi della legge sulla trasparenza amministrativa, di avere copia degli atti. Richiesta a cui ci troviamo costretti a causa delle scarse comunicazioni fornite dall’azienda, sempre prodiga nel reclamizzare con enfasi iniziative promozionali, molto meno quando si tratta, invece, di comunicare ai cittadini i propri progetti di ampliamento, che portano ad un sempre maggiore stoccaggio di rifiuti sul territorio dì Cairo”.                                                                                                                                     

 

e.m.