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In Breve

INDUSTRIA & COMMERCIO | 20 dicembre 2011, 16:04

Centrale: ennesime firme d'intesa a contorno. Ma la notizia c'è: Vaccarezza è mancino!

A due minuti esatti dal comunicato con il quale la Regione Liguria annuncia il suo si all'ampliamento, arriva quello ben più lungo, della camera di commercio, Tirreno Power: firmata l’intesa sul lavoro per le imprese liguri. Accordo tra Regione Liguria, Provincia, Camera di Commercio e Azienda...

Centrale: ennesime firme d'intesa a contorno. Ma la notizia c'è: Vaccarezza è mancino!

Probabilmente lo stesso scrivente si rende conto dell'esiguità della notizia principiando con

"Un valore simbolico e un contenuto concreto. E’ il significato della firma con cui oggi, al terzo piano di Palazzo Lamba Doria, la Regione Liguria, la Provincia di Savona, la Camera di Commercio di Savona e Tirreno Power hanno sottoscritto l’Intesa per il Lavoro, un accordo rivolto ad attivare strumenti e azioni utili a valorizzare al massimo le ricadute sull’economia savonese e ligure dell’intervento che l’azienda intende effettuare sulla centrale termoelettrica di Vado Ligure.

 Un atto che conferma la volontà comune di passare alla fase realizzativa del progetto di ampliamento produttivo e miglioramento ambientale degli impianti di Tirreno Power, riconoscendo l’importanza fondamentale dell’investimento (circa 1,2 miliardi di euro) per il territorio ligure, sia riguardo al potenziale impatto positivo sul sistema delle imprese, sia in relazione alle tecnologie innovative che caratterizzano l’intervento.

“Siamo passati da un progetto iniziale da 600 milioni, nell’aprile del 2007, che prevedeva l’utilizzo delle più moderne tecnologie impiantistiche e il completamento dei lavori in 5 anni – ha sottolineato l’amministratore delegato di Tirreno Power, Giovanni Gosio – ad un intervento ben più radicale, che vale 1.200 milioni e richiederà 11 anni di cantiere, con il rifacimento integrale anche dei vecchi impianti, che saranno portati ai più elevati livelli di efficienza. Il risultato sarà che avremo una centrale integralmente nuova, con un impatto ambientale ridotto del 70% rispetto alla situazione attuale”.

E se per l’azienda il progetto è fondamentale per consolidarsi nel panorama energetico nazionale, assicurando un ruolo centrale all’insediamento di Vado Ligure, per le imprese liguri rappresenta una straordinaria occasione di accrescere le proprie competenze nel settore e di migliorare la competitività, sui mercati italiani e internazionali.

“Questo è uno di quei rari momenti in cui è forte la sensazione di assistere a una svolta – ha detto il presidente della Camera di Commercio di Savona, Luciano Pasquale -. Approviamo un investimento decisivo per la nostra economia, avendo di fronte un 2012 che ci darà grandi preoccupazioni ma che ora ci offre anche delle prospettive concrete e rilevanti, per l’intera economia locale. Solo nelle attività di cantiere sarà impegnata una forza lavoro con punte di mille persone: significano mille famiglie che vivranno qui, producendo reddito e alimentando consumi”.

Un volàno non solo per le imprese industriali, quindi, ma anche per il terziario e per i servizi, sia nel corso dell’esecuzione dei lavori sia quando i nuovi assetti andranno a regime, continuando a generare un forte indotto connesso all’esercizio degli impianti.

Opportunità che, in un momento di drammatica crisi per l’economia e per il lavoro, sarebbe irresponsabile e imperdonabile perdere o trascurare. Di qui l’impegno comune di Regione, Provincia, Camera di Commercio e Tirreno Power a sostenere atto tutte le iniziative che consentano, in fase di assegnazione delle commesse, di elevare al massimo le ricadute dell’investimento sulle imprese liguri e savonesi, a parità di condizioni tecniche ed economiche e nel rispetto delle disposizioni di legge, in modo da ottenere il più ampio coinvolgimento possibile dell’imprenditoria locale nell’esecuzione dei lavori.

“Ci avviamo alla conclusione della fase del confronto e della discussione per passare a quella funzionale all’avvio dell’intervento – ha aggiunto l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Renzo Guccinelli -. Firmiamo un accordo per il lavoro nello stesso giorno in cui la Giunta regionale è chiamata ad approvare la delibera che consentirà al ministero di concludere l’iter autorizzativo per Tirreno Power. E’ stato un percorso lungo, difficile, contrastato, a volte alto nei toni, ma il risultato è ottimo perché coniuga due cose spesso ritenute inconciliabili, lavoro e ambiente. La qualità ambientale migliorerà in modo rilevantissimo: con l’azienda abbiamo tirato la corda al massimo per avere limiti di emissioni molto più restrittivi rispetto a quanto richiesto dalla legge. E senza andare oltre la legge, oggi firmiamo un’intesa che consoliderà i rapporti tra Tirreno Power e il sistema delle imprese liguri, a cominciare da Ansaldo Energia e dalle altre aziende del territorio che si candideranno come fornitori”.

Obiettivi specifici dell’intesa sono la creazione di un’occupazione qualificata e stabile per ridurre l’elevato tasso di disoccupazione sul territorio e favorire l’assorbimento di lavoratori in grave difficoltà in conseguenza della crisi; favorire la qualificazione delle imprese liguri coinvolte nel progetto in qualità di appaltatori e fornitori, in considerazione dell’elevato contenuto tecnologico dell’intervento; realizzare il coinvolgimento e l’integrazione delle PMI, anche utilizzando strumenti quali i sistemi di filiera e di rete di imprese; accrescere le relazioni con l’Università di Genova e con il Campus universitario di Savona, attraverso progetti e iniziative nel campo della formazione, della ricerca, dello sviluppo sperimentale.

“All’assemblea 2010 dell’Unione Industriali – ha ricordato il presidente della Provincia, Angelo Vaccarezza – gli imprenditori affermarono che, qualora la politica avesse svolto fino in fondo il proprio ruolo, c’era la possibilità di avviare investimenti per 2,5 miliardi sul territorio savonese. Oggi è una giornata in cui la politica può dire di aver compiuto fino in fondo il proprio compito, perché siamo sul punto di arrivare a quella cifra e anche di superarla. Non siamo schierati dalla stessa parte, ma per una volta mi sento di affermare che la Regione ha lavorato bene”.

Rilevante, infine, nell’accordo, anche l’impegno comune a definire un accordo con le parti sociali, che permetta di incrementare l’occupazione e che, nel rispetto dei principi e delle norme in materia di tutela del lavoro, garantisca anche la qualità del lavoro negli appalti e subappalti.

Sn - Com.

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