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Savona | 11 dicembre 2011, 17:36

Forzano scrive a Di Tullio, Boffa, Miceli, Rambaudi, Berruti, ai consiglieri comunali di Savona e ai Sindaci del comprensorio sulla nuova ipotesi di ospedale a Legino

"Scrivo per quanto letto a proposito di un nuovo ospedale a Legino, che vi vede come attori politici favorevoli. Le ragioni? Una area più facilmente raggiungibile ed una collocazione più baricentrica rispetto al bacino di utenza"

Forzano scrive a Di Tullio, Boffa, Miceli, Rambaudi, Berruti, ai consiglieri comunali di Savona e ai Sindaci del comprensorio sulla nuova ipotesi di ospedale a Legino

"Vorrei fare alcuni considerazioni in merito, intanto sul più facilmente raggiungibile.

E' necessaria però una premessa sui principali bacini di utenza e sulla loro consistenza demografica, dividiamo il territorio in 5 aree:

  • Savona nord est (Lavagnola, Montemoro, Santuario, Villapiana, Via Mignone, Città centro, Città vecchia, Villetta, Valloria) 35.492 abitanti;

  • Savona ovest (Oltreletimbro, Mongrifone, Santa Rita, Savona Ponente, Zinola, Legino, Fornaci) 27.061 abitanti;

  • savonese est (Albisola Superiore, Albissola M., Celle Ligure, Giusvalla, Mioglia, Pontinvrea, Sassello, Stella, Urbe, Varazze) 42.945 abitanti;

  • savonese ovest (Bergeggi, Noli, Quiliano, Spotorno, Vado Ligure, Vezzi Portio) 24.810 abitanti;

  • Valbormida (Altare, Bormida, Cairo Montenotte, Carcare, Cengio, Cosseria, Dego, Mallare, Massimino, Millesimo, Murialdo, Osiglia, Pallare, Piana Crixia, Plodio, Roccavignale) ammonta a 38.251 persone.

E vediamo come queste aree si pongono dal punto di vista accessibilità rispetto all'ospedale a Valloria, ed alla nuova proposta a Legino.

"Baricentricamente" parlando le zone Savona nord-est e savonese est (78.437 abitanti) propendono per l'ospedale in Valloria, Savona ovest e savonese ovest per l'ospedale a Legino (51.871 abitanti), rimane la Valbormida (38.251 abitanti) che attualmente ha due flussi di traffico uno attraverso Cadibona e l'altro attraverso il casello Savona-Vado: il primo (Cadibona) ricade nella preferenza dell'ospedale di Valloria, il secondo nella preferenza per quello di Legino.

Scegliere una nuova localizzazione per l'ospedale a Legino, con l'affermazione che è più baricentrico rispetto al bacino d'utenza, potrebbe all'atto pratico non essere tanto vero, in quanto si potrebbe ribaltare il vantaggio e naturalmente anche lo svantaggio tra la parte est e quella ovest, sia della città di Savona che del "savonese" che all'ospedale fa capo; conviene parlare di tempi di accesso.

Invece che di bacino d'utenza parliamo di facilità di accesso. Intanto dove si pensa di fare il nuovo ospedale? Non c'è nessuna informazione in proposito, ma si può presumere nella zona stadio-università, tra via dell'oratorio e via Bausa. Se la zona è quella, si trova a 2000 metri esatti dalla barriera del casello di Savona-Vado.

A questo punto facciamo l'ipotesi di "accessibilità" col e senza casello Albamare.

Abbiamo già esposto più volte l'effetto del casello Albamare sulle strade litoranee ed urbane di Savona: metà traffico da Albisola, traffico discretamente ridotto in via Stalingrado, Tardy&Benech, Mazzini, e specialmente via tutto il traffico pesante.

Con Albamare l'accesso all'ospedale Valloria verrà fortemente migliorato per il savonese est (Albisola Superiore, Albissola M., Celle Ligure, Giusvalla, Mioglia, Pontinvrea, Sassello, Stella, Urbe, Varazze), migliorato anche per Savona città in quanto liberata da parte di traffico Legino-porto. Chiaramente Legino e Zinola avrebbero un miglior accesso verso l'ospedale di Legino, è indiscusso, ma quale il confronto per la Valbormida?

Per chi scende attraverso Cadibona meglio il vecchio San Paolo. Per chi scende attraverso l'autostrada valutiamo i "tempi": dalla Valbormida per uscire a Savona-Vado ci sono 900 metri di svincoli (spesso intasati) e 2000 metri di strada urbana fino a Legino; per andare al San Paolo 7500 metri di autostrada e svincoli per uscire attraverso Albamare alle funivie e quindi 850 metri di strada urbana fino all'ingresso dell'ospedale Valloria.

Vediamo i tempi: con velocità di 120 km/h in autostrada, 50 sugli svincoli, 40 in città dall'incrocio delle autostrade all'ospedale di Legino occorrono 4 minuti e 10 secondi, per raggiungere Albamare 6 minuti e 14 secondi. La differenza e quindi di 2 minuti e 4 secondi.

Similmente per chi proviene dal savonese ovest (Bergeggi, Noli, Quiliano, Spotorno, Vado Ligure, Vezzi Portio) l'accesso al vecchio San Paolo al Valloria attraverso Albamare verrebbe notevolmente migliorato, e comunque comporterebbe un piccolo percorso in più in tempo (2 minuti e 4 secondi) rispetto ad un ospedale a Legino.

In conclusione se facciamo il confronto fra mantenere l'ospedale a Valloria e "fare" il casello Albamare, con l'alternativa di fare un nuovo ospedale a Legino si può notare che Valloria+Albamare comportano notevoli vantaggi rispetto alla situazione attuale sia per il levante, che per ponente che per la Valbormida; un ospedale nuovo a Legino peggiorerebbe sensibilmente l'accessibilità da levante, con vantaggi per il ponente e la Valbormida, vantaggi che però sarebbero praticamente equivalenti a quelli offerti dalla opzione Valloria più Albamare.

In complesso meglio quindi la soluzione Valloria più Albamare.

Per chiudere: Albamare non è solo il casello per l'ospedale, ma è quel casello che dirottando in autostrada quei traffici che ora intasano Savona sia da est che da ovest e che sono diretti in centro Savona, porto, ospedale, realizza la divisione dei flussi di traffico in modo organico e restituisce alla città quella vivibilità da anni attesa.

Se allora la motivazione che spinge alla realizzazione di un nuovo ospedale a Legino, è l'accessibilità viaria, le valutazioni su esposte confutano in modo inequivocabile la scelta.

Se invece le scelte sono prettamente speculative, orientate a liberare una zona di pregio, allora le valutazione da fare sono altre".

Com. Paolo Forzano, Presidente Comitato Casello Albamare

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