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In Breve

LE EMAIL ALLA REDAZIONE | 08 dicembre 2011, 12:01

Lettere alla Redazione: Forzano ci scrive sul blocco agli aumenti delle pensioni di anzianità

Vorrei fare qualche considerazione su quanto letto sui giornali a proposito della manovra riguardante le pensioni, ed in particolare su titoli del tipo: "salvate fino a 1400 euro"

Lettere alla Redazione: Forzano ci scrive sul blocco agli aumenti delle pensioni di anzianità

"Ebbene da pensionato ed ex lavoratore metalmeccanico devo dire che l'accanimento contro quella che era una volta la classe media è veramente stupefacente. Per tutta la mia vita lavorativa ho riscontrato questo accanimento.

Come ingegnere all'Ansaldo di Genova ad appena 5 anni dall'assunzione il passaggio di categoria ha fatto sì che non mi venissero più pagati gli straordinari, mentre un'ora al giorno in più era spesso la norma.

Frequenti viaggi a Roma, con partenza alle ore 7 e ritorno alle ore 24 (orari "in aeroporto") comportavano almeno 8 ore di straordinario non pagato (senza contare i tragitti da casa all'aeroporto).

Ebbene contando anche le maggiorazioni delle ore di straordinario, un appartenente alle categorie inferiori del contratto metalmeccanici rispetto alla mia, recuperava tranquillamente la differenza di stipendio con la retribuzione delle ore straordinarie.

Ed allora vedo come una "cosa vecchia" questa difesa delle pensioni basse e del blocco delle pensioni alte: ma che pensioni alte. Sono alte le pensioni oltre 1400 euro? Leggo di stipendi e pensioni da favola per piloti Alitalia, parrucchieri del parlamento, fattorini del parlamento, per non parlare delle liquidazioni miliardarie per i grandi presidenti ed amministratori delle aziende di stato.

Liquidazioni e pensioni da "sogno" per alti dirigenti di banche, ferrovie, ed altro.  

Solo alcuni esempi. Credo che lì ci sarebbe da operare. Come è possibile che un parrucchiere del senato guadagni 20.000 euro al mese? Uno stipendio da amministratore delegato di una azienda.

Come è possibile che i consiglieri della regione Sicilia abbiano stipendi e prebende ben superiori a tutti gli altri omologhi d'Italia, ed ancora come è possibile che la regione Sicilia abbia un numero di dipendenti uguale ad una quantità di regioni pari a mezza Italia del nord?

Paga l'Italia, visto che come gettito ICI ed IRPEF la Sicilia è il paese del bengodi.

Di più: la vita costa molto meno in Sicilia che a Savona. Ed allora quì sicuramente c'è da porre rimedio, come anche in tante altre situazioni "note" e "scandalose".

Ed allora le lacrime del ministro: invece di piangere veda di guardare nella giusta direzione e di non permettere un ulteriore scempio di quella che era "la classe media" ed oggi non lo è già più, ma ha solo una modesta pensione, a diretto contatto con le pensioni da "sussistenza".

E vediamo ancora un problema che è ancora a carico dei pensionati: figli che alla soglia dei 40 anni sono spesso a contratto con CO-CO-CO o dir si voglia con 600 euro al mese, senza contributi od altro.

Ed allora chi gli da una mano?

L'Istat è diventato un organismo "politico" che dichiara quanto vuole la politica, piuttosto che dare dei numeri da campo: gli aumenti che si riscontrano nella pratica non sembrano in accordo con quanto dichiarato.

Vediamo alcune fasce pensionistiche vicine ai 1400. Supponiamo ora un aumento del costo della vita del 5%, se blocchiamo l'aggiornamento delle pensioni, quanto ci mette una pensione di 2000 €, una di 2500 €, una di 3000€ a diventare di 1400 € come potere di acquisto? 7 anni per una pensione di 2000 €, 11 anni per una di 2500 €, 15 anni per una di 3000 €. 

Ed allora chi oggi ha 65 anni ed una pensione di 2000 € a 72 anni avrà una pensione di 1400 €, chi oggi ha 65 anni e 2500 €, a 76 anni avrà 1400 €, e chi ha 65 anni e 3000 € a 80 anni avrà 1400 €.

Attenzione. Nella manovra si parla di 1400 € "lordi" e quindi non quelli che ci arrivano "in tasca": devono ancora essere depurati dalla tasse. Di 1400 restano nette 1138, di 2000 restano 1538, di 2500 restano 1846, di 3000 restano 2307 € in tasca! Cifre folli? No, solo modeste.

Quindi chi ha lavorato, pagato le tasse, pagato il servizio sanitario, pagati i contributi pensione, si troverà, se già non lo è, rapidamente nella fascia di indigenza.

Pensione decurtata, benzina aumentata, ICI aumentata (chiamiamola IMU), ticket su tutto.

Evviva gli evasori, che al massimo pagheranno la benzina più cara. Ma tanto non li tocca niente di tutto il resto.

Ticket? Sono nullatenenti.

Quindi è troppo facile signor ministro, signor Presidente del Consiglio tagliare i soldi ai pensionati. Non ci vuole poi neppure un altisonante carriera, ma basta fare "i conti della serva" (basati sulle operazioni elementari +, -, /, x e %) su soldi certi e "guadagnati" come quelli delle pensioni.

Macelleria sociale. Perchè tanta capacità non la impiegano nella lotta all'evasione fiscale? Forse alla Bocconi sono argomenti tabù".

Paolo Forzano

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