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Politica | 05 dicembre 2011, 08:46

Caviglione: "Cosa bruceranno nella centrale di Calizzano quando saranno finite le risorse boschive locali?"

Nel penultimo consiglio provinciale, il mio odg sulla centrale a biomasse di Calizzano è stato respinto, pur con i voti invece favorevoli di tutta l'opposizione

Caviglione: "Cosa bruceranno nella centrale di Calizzano quando saranno finite le risorse boschive locali?"

A detta della giunta, l'iter procedurale è troppo avanzato per poter tornare indietro, e inoltre il pretesto della maggioranza è stato quello che non si può votare contro un ridimensionamento di potenza energetica, previsto dall'ultima variante, rispetto al progetto originale.

In realtà il ridimensionamento è assai modesto, da 4 Mw energetici a 3,5; e poi appariva invece chiaro il mio intento di cassare il progetto in sè di megacentrale a biomassa, non certo solo l'ultima variante.

Una centrale a biomassa deve assurgere solamente al compito di teleriscaldamento, come di recente per quelle inaugurate prima a Dego e poi a Piana Crixia, cosa invece non prevista per quella di Calizzano, la quale ha invece una mission solo energetica.

Poichè deve assicurare solo il riscaldamento di alcuni edifici, una centrale a biomassa non può, per definizione, superare i 500 Kw energetici, corrispondenti all'incirca a 2 Mw termici.

A Calizzano, invece, si parla, come detto, di 3,5 Mw energetici, corrispondenti a circa 14 Mw termici; si parla quindi di una taglia ben 7 volte il massimo consentito, con le conseguenze da me esposte nell'odg, in primis le emissioni inquinanti e il vasto e veloce depauperamento delle risorse boschive locali, senza contare il possibile successivo ricorso all'incenerimento dei rifiuti secchi, assai più redditizio per la ditta proprietaria della centrale.

Troppi sono i progetti, recenti e meno, presenti in Italia, soprattutto nella nostra provincia e nella regione Piemonte, riguardanti la costruzione di megacentrali a biomassa, tra l'altro assolutamente non consoni alla richiesta di energia, visto che in Italia, e in particolare nella provincia di Savona, si produce una quantità di energia di molto eccedente il fabbisogno.

Comunque, a tal proposito, un'odg, sia pure più generico e blando, partorito dagli Uffici tecnici della Provincia, e proposto dalla maggioranza consiliare, è stato invece approvato all'unanimità.

Quindi il sottoscritto si può ritenere tutto sommato abbastanza soddisfatto per la propria iniziativa, anche se, come detto in sede di discussione, oltre che nell'allegato, è stata veramente sciagurata la decisione, presa a suo tempo, di aver approvato, sia da parte di Provincia che di Regione, una centrale a biomassa di tale taglia in quel di Calizzano.

Marco Caviglione, Consigliere Provinciale, Gruppo Misto

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