Gli ultimi botta e risposta tra l’assessore provinciale Roberto Schneck ed il capogruppo PDL in consiglio comunale Bruno Robello de Filippis riportate con risalto su carta stampata e web ci danno lo spunto per alcune riflessioni sulla maggioranza che sostiene la signora Rosalia Guarnieri.
Come Futuro e Libertà riteniamo che siamo prossimi al the end del governo cittadino.
Considerando che gli amici Gianni Pollio e Silvio Cangialosi passati al gruppo misto sulle diverse pratiche di volta in volta agiranno secondo libera coscienza, ogni giorno pericolosamente a causa di faide interne e palese incapacità amministrativa l’amministrazione è tenuta in vita, pur ufficiosamente, da un solo voto.
Come è manifesto è in corso fra le diverse anime di riferimento del PDL in vista del congresso cittadino una caccia ad alleanze e pacchetti di voti che serve a mettere le mani sul destino politico della seconda città della provincia di Savona e di riflesso, anche sulla tenuta, dell’amministrazione provinciale.
Dal canto suo la Lega Nord a livello nazionale pone sempre più maggiori distinguo dal suo alleato (ex ?) di ferro, si è messa all’opposizione del governo Monti, torna a rispolverare l’idea dell’indipendenza di quell’isola che non c’è della Padania, canta il de profundis alla colazione con il PDL e minaccia che alle prossime politiche di correre da sola.
Naturalmente le elezioni per il rinnovo del Parlamento e le elezioni amministrative possono anche non essere lette con la stessa chiave e prestarsi a coalizioni a geometria variabile, ma certo è che la signora Rosalia Guarnieri si trova nel complicato ruolo di tenere buono un alleato irrequieto ed una maggioranza monca con anche l’aggravante del fatto che ad oggi il primo dei non eletti nelle fila del PDL risulta Alessandro Chirivì defenestrato da Palazzo Oddo e sonoramente bocciato dalla “sciura lombarda” nella sua attività di gestione della struttura.
Un antico adagio cita tra moglie e marito non mettere il dito, però è sotto gli occhi di tutti che Albenga può e deve decollare ma con una maggioranza ormai raccogliticcia che ad ogni pratica rischia di impantanarsi in veti incrociati con conseguente immobilismo il rischio e quello di non riuscire nemmeno a mettere le ali.
Sviluppo della città, PUC, porto, sicurezza, cultura e manifestazioni, ospedale Santa Maria Misericordia, riqualificazione del vecchio nosocomio e delle caserme dismesse, polo logistico, polo scolastico….sono tante le opportunità che vanno prese al volo e non devono rimanere solo slogan, pratiche sulla carta e dichiarazioni trionfalistiche sui giornali.