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Eventi | 04 dicembre 2011, 15:14

Al Gassman va in scena "Goldoni innamorato", viaggio nel meraviglioso e tragico mistero dell'amore

Mercoledì 7 dicembre, alle ore 21, al teatro Gassman di Borgio Verezzi "la Compagnia del barone Rampante" presenta "Goldoni innamorato", uno straordinario viaggio attraverso il meraviglioso e tragico mistero dell'amore. Con la consulenza artistica di Maximilian Nisi

Al Gassman va in scena "Goldoni innamorato", viaggio nel meraviglioso e tragico mistero dell'amore

"Un Goldoni che ancora deve vivere: il teatro visionario di Nisi" è in scena "Goldoni innamorato" secondo la Compagnia del Barone Rampante di Borgio Verezzi coordinata da Marcella Rembado.

Goldoni formalizza in modo determinante con questa opera il suo passaggio dalla Commedia dell'Arte alla Commedia di Carattere, tanto da indicare che egli stesso si ispira ad una coppia di amici frequentata in occasione del suo soggiorno romano.

Lo spettacolo racconta la storia d'amore e la gelosia di due giovani un po' bizzosi che per insicurezza e scarsa generosità si accapigliano per niente sciupando i momenti migliori dei loro incontri. Liti esasperate, gelosie ridicole, ripicche deliranti, vendette insensate. Nisi dilata i tempi, sostituisce alla comicità di Goldoni l'ironia, scava nelle pieghe del testo, evidenziando in controluce quei sentieri tematici e drammaturgici che raccontano le nevrosi e il decadimento di un'epoca. Goldoni impone il lieto fine e le cose si accomoderanno, pur con il sospetto che non tutto sia risolto.

All’originalità di quello che appare come un raffinato e a tratti diabolico studio sui caratteri, va anche aggiunta la riflessione dell’autore sulla condizione sociale dei due protagonisti, ovvero nobiltà decaduta e ricca borghesia. Il testo svolge un ruolo secondario: piena autonomia viene data al teatro. Il ritmo e la musicalità sono preponderanti in uno spettacolo strutturato a tratti come un'opera musicale o un balletto.

Attori giovanissimi e di talento (Edoardo di Cecco, Paola Calcagno, Mattia Rosso, Alessandro Bolzoni, Elia Ottonello, Lorenzo Ferrero, Marco Ugo Gambetta, Cecilia Ferrari, Paola Schiaffino), recitano con grazia e leggerezza seppur stremati dalle deformazioni fisiche e psicologiche dei loro caratteri (incantano Paola Calcagno, un'Eugenia esile ed aristocratica stravolta dalla passione e Marco Ugo Gambetta, un Ridolfo angelico che come Icaro vola danzando su tacchi settecenteschi con leggerezza ironica e poetica).

La trama dello spettacolo è un collage di citazioni. Una lingua non verbale che tanto influisce sulle emozioni. Le musiche scelte con grande cura, creano la tensione e la drammaturgia. Ritornano in maniera ossessiva come un meccanismo del ricordo. Puro costruttivismo delle emozioni. Bambole incorniciate (le brave Ilaria Pozzi, Bianca Valenti, Daniela Fiallo, Elisa Sironi, Giulia Pozzi, Sabina Musso, Adelaide Colman, Caterina De Vincenzi, Ginevra De Cia, Beatrice Iannello, Sofia Poli) ripetono meccanicamente gesti rigidi e smorfie artificiose in una scenografia di insolita bellezza firmata da Gabriele Resmini.

Animare ciò che è morto. Spiriti che si incarnano in persone vive. Vecchi-bambini.

Un Goldoni che ancora deve vivere (di un candore delizioso è l'anima bambina di Goldoni interpretata da Mattia Ugo Gambetta). Riferimenti ottocenteschi (elementi di costume e musiche) che vanno oltre la rappresentazione estetica del 700 e approfondiscono dove era opportuno, secondo l'intento di Nisi, approfondire.

Una roulette russa. Una battaglia di dame del teatro goldoniano. Innamorate impazzite, irrazionali, impaurite, arrabbiate, insofferenti, spaventate, minacciose si contendono il palco per raccontare la loro storia. Teatro visionario, insomma. A tratti gotico. Ricorda Ibsen, Edgar Allan Poe, Tim Burton. Spettacolo assolutamente da non perdere. Completano il cast tecnico Marco Boccalero e Pietro Zanella.

Biglietti acquistabili la sera all'ingresso del teatro dalle ore 20.

Costo 8 euro.

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