Rinviata la mozione sulle aree contigue ai parchi regionali
È stata rinviata in commissione una mozione (primo firmatario Francesco Bruzzone, Lega Nord Liguria – Padania) sulla revisione e la modifica dei piani dei parchi naturali regionali liguri e delle aree contigue. Il rinvio è stato richiesto dall’assessore all’ambiente Renata Briano per esporre i risultati del lavoro in corso su questo tema.
Riforma assistenziale nazionale e i tagli lineari ai fondi sulla disabilità
All’unanimità è stato approvato un ordine del giorno, primo firmatario Giancarlo Manti (Pd) che avversa la riforma assistenziale contenuta nelle manovre finanziarie approvate nel luglio ed agosto scorso dal Parlamento. Nel documento si ricorda che la sopracitata manovra ha penalizzato la disabilità con tagli lineari al Fondo sociale indistinto, al Fondo per la non autosufficienza, al budget per il servizio civile volontario, al Fondo per l’occupazione dei disabili e a quello per gli affitti. Si impegnano pertanto il presidente e la giunta a farsi interprete in sede di Conferenza Stato Regioni «per l’avvio di iniziative comuni alle altre Regioni in materia, d’intesa con le Associazioni che rappresentano i disabili», ad attivare tutte le iniziative necessarie per una campagna di sensibilizzazione, sempre d’intesa con le associazioni che rappresentano i disabili. Ed infine a richiedere l’intervento dei parlamentari liguri, affinché nei modi più opportuni sollecitino il Governo, ed in particolare i ministri dell’economia, del lavoro e della salute a stralciare dal disegno di legge la riforma dell’assistenza e che la stessa venga affrontata, d’intesa con le associazioni che rappresentano i disabili, “al fine di ricercare soluzioni che contemperino le esigenze imposte dall’attuale grave crisi economica con gli inalienabili diritti delle persone e la loro dignità”.
Chiusura dei tribunali in Liguria
È stata rinviata la discussione dell’ordine del giorno presentato da Massimo Donzella (Noi per Claudio Burlando) contro la chiusura del tribunale di Sanremo, per allargare la richiesta anche agli altri tribunali liguri a rischio chiusura.
Interventi a difesa dell’entroterra ligure, snellimento delle procedure per la pulizia di fiumi e rivi, fondi per difesa del territorio
Dopo una trattazione congiunta, sono stati approvati all’unanimità tre ordini del giorno riguardanti la difesa del territorio. Nella discussione sono intervenuti: l’assessore all’ambiente Renata Briano, che ha dato parere favorevole, Francesco Bruzzone e Edoardo Rixi (Lega Nord Liguria – Padania).
Il primo ordine del giorno, primo firmatario Francesco Bruzzone (Lega Nord Liguria - Padania), impegna la Giunta ad intraprendere iniziative per agevolare, anche tramite l’eliminazione di divieti esistenti, gli interventi sul territorio dell’entroterra ligure tesi ad ottenere il controllo del deflusso delle acque piovane, l’aumento della capacità di assorbimento del terreno, l’eliminazione di fusti inutili, ramaglie e detriti cespugliosi in genere nell’ambito dei corsi d’acqua principali e di rilevanza minore.
Il secondo ordine del giorno, primo firmatario Edoardo Rixi (Lega Nord Liguria - Padania), sollecita lo snellimento della prassi burocratica necessaria per consentire la pulizia dei rivi e degli alvei dei fiumi. Il documento impegna la Giunta ad intraprendere con il Governo, anche mediante la Conferenza unificata Stato-Regioni, un dialogo volto allo snellimento delle procedure amministrative e a un riassetto della normativa al fine di agevolare gli interventi di pulizia dei corsi d’acqua e delle zone limitrofe.
Il terzo documento approvato, primo firmatario Edoardo Rixi (Lega Nord Liguria - Padania), chiede alla Giunta di vincolare adeguati fondi per i capitoli di bilancio dedicati alla difesa del territorio e la sicurezza, tenendo conto che si sta lavorando per varare il bilancio.
Aree inondabili: si unanime del Consiglio per allontanare il cemento
All’unanimità è stato approvato un ordine del giorno, primo firmatario Alessandro Benzi (Federazione della sinistra), che, a seguito degli eventi calamitosi che hanno colpito lo spezzino e Genova, vuole impegnare la Giunta ad effettuare una nuova valutazione degli interventi di edificazione, in via di autorizzazione, previsti in prossimità di fiumi, torrenti, rivi e delle fasce fluviali, e a non autorizzare nuovi insediamenti e parcheggi in aree naturali ed inondabili, per quanto di competenza regionale. Si chiede inoltre che vengano riviste la regolamentazione relativa alla diminuzione della distanza minima da osservare per l’edificazione in prossimità di corsi d’acqua e per i canali che non hanno ancora avuto un sistemazione idraulica definitiva. Si sollecita l’eliminazione di ogni ulteriore consumo di suolo ligure, a favore di processi di riqualificazione edilizia e di abbattimento-ricostruzione. Si insiste sulla necessità di aggiornare il piano di bacino del fiume Magra, sia per quanto riguarda l’individuazione di zone soggette a salvaguardia, sia per quanto riguarda la revisione della classificazione delle aree di pericolosità idraulica e relative norme attuative. Non si dimentica l’emergenza provocata dalle alluvioni delle scorse settimane, sottolineando a tal proposito la necessità di implementare nuovi e più efficaci protocolli con i sistemi integrati di allarme per la gestione dell’emergenza in tutto il territorio regionale, imperniati su piani locali di protezione civile per le aree maggiormente a rischio, da mettere a punto anche attraverso periodiche esercitazioni che mettano i cittadini in una condizione di preparazione ad eventi naturali. Si chiede impegno, di concerto con le amministrazioni nazionali e locali, per aiutare economicamente gli alluvionati a riavviare le attività e per intervenire prioritariamente su corsi d’acqua con particolari emergenze idrauliche. Il documento invita la Giunta a chiedere al governo di individuare fondi straordinari per opere di difesa del territorio e per la manutenzione dei corsi d’acqua, “da considerarsi opera prioritaria nazionale”. Un emendamento proposto da Alessio Cavarra (Pd) e approvato all’unanimità prevede di costituire sul territorio, di intesa con l’amministrazione provinciale ed i Comuni interessati, un ufficio regionale per la ricostruzione delle aree alluvionate, con una dotazione adeguata di personale regionale, con diverse competenze (urbanistica, ambiente, agricoltura, attività produttive) per supportare l’azione degli enti locali.
Alessandro Benzi (Federazione della Sinistra) ha sottolineato «la valenza politica di questo ordine del giorno, nato dopo l’analisi critica dei fatti e dopo avere assodato la necessità di adottare il principio di precauzione rispetto a operazioni che consumano il territorio. L’assessore Briano sta lavorando a una “moratoria” rispetto a progetti che non sono stati totalmente autorizzati per valutarne gli effetti. Si lavora anche attraverso sovrapposizioni cartografiche. Rispetto ai mutamenti climatici è necessario che la politica si fermi e valuti i possibili effetti di tutti i progetti, in particolare di quelli in prossimità di fiumi e si chiede di rafforzare le misure per favorire le ricostruzioni con l’obiettivo di non consumare suolo. Auspichiamo che a fronte di belle parole, tutta l’opposizione voti questo ordine del giorno, comprendendone appieno il significato». Matteo Rossi (Sel) ha detto di condividere lo spirito di questo documento «La Giunta sta lavorando in questa direzione: riconsiderare i piani di bacino alla luce degli eventi alluvionali e i progetti che sorgono in aree che sono state inondate».
A favore anche la Lega: Edoardo Rixi (Lega Nord Liguria – Padania) ha detto: «condividiamo il principio di salvaguardia del territorio, ma non abbassiamo la guardia. I lavori della VI Commissione sull’alluvione non sono terminati, spero si chiudano prima di andare avanti su altre cose. È giusto che l’unità del Consiglio sia rispecchiata poi nei fatti, in commissione». Aldo Siri (Liste civiche per Biasotti presidente) ha detto: «c’è stata una svolta a 360 gradi della Giunta su questi temi. L’unico gruppo che ha votato contro il piano casa e la proposta di ridurre le distanze di edificabilità dai corsi d’acqua è il mio. Abbiamo la coscienza tranquilla perché abbiamo sempre avuto una linea di serietà e coerenza. La Liguria è la regione con maggiore densità di cementificazione. Secondo noi è sufficiente recuperare l’esistente datato per dare lavoro al settore edile. Prendo felicemente atto di questa riconversione che sconfessa l’operato di alcuni assessori». Marco Melgrati (Pdl): «Il condono edilizio non è solo un istituto di centrodestra, ma, anzi, alla sua nascita ebbe l’assenso dell’allora Pci. Vorrei riportare nel giusto alveo l’approvazione del regolamento sull’edificabilità lungo gli argini: questo regolamento è nato per dare specifiche ed evitare confusione e deroghe. Questo ordine del giorno è significativo dopo un momento difficile. Non avremo difficoltà a dare il nostro assenso». Gino Garibaldi (Pdl): «A favore, ma vorrei rimarcare alcuni passaggi. Procediamo pure alle verifiche, ma non sono convinto che ci siano errori tout court su tutti i progetti. Bisogna davvero fare prevenzione, il vero problema è come il territorio ha vissuto l’emergenza. Il problema non sta solo nelle norme, ma nella cultura della prevenzione. Il territorio ligure ha criticità che non sono dovute solo al cemento, ma anche all’abbandono del territorio». Lorenzo Pellerano (Liste civiche per Biasotti presidente) «Importante concentrarsi sul regolamento superando le polemiche con franchezza. Oltre alla cultura, occorre occuparsi dell’impatto di leggi e regolamenti. Non è per polemica che si parla del regolamento sull’edificabilità lungo gli argini, occorre fare nuovi provvedimenti improntati a una maggiore prudenza». Stefano Quaini (Idv) ha detto: «Importante questo ordine del giorno che pone una netta linea di discontinuità e che si propone di affrontare alcune questioni in maniera molto decisa. La direzione è quella giusta. Idv sostiene convintamente il tentativo di limitare la cementificazione in Liguria». Sergio Scibilia (Pd) ha sottolineato: «Viste le principali cause delle esondazioni, bisogna trovare risposte chiare per la pianificazione. Maggiore tutela e più zone di rispetto da attuare in tempi veloci. Bisogna fare poche norme, ma molto chiare e severe: dobbiamo proseguire sulla linea del recupero dell’esistente».
Ist, concorsi per tre assunzioni e un piano contro il precariato
È stato approvato all’unanimità un ordine del giorno, primo firmatario Matteo Rossi (Sel), che chiede alla Giunta di attivarsi affinché siano banditi al più presto i tre concorsi per assunzioni a tempo indeterminato, già deliberati nel dicembre 2010 e mai effettuati, e per rendere noto un piano “per sanare la condizione atipica dei ricercatori precari impiegati nel polo Ist-San Martino”.
Bombardier di Vado, salvaguardare le commesse di Trenitalia
Approvato all’unanimità un ordine del giorno, primo firmatario Stefano Quaini (idv) che impegna il Presidente della Regione e la Giunta a intraprendere ogni iniziativa presso il governo affinché i finanziamenti destinati al trasporto regionale tengano conto della difficile situazione dello stabilimento Bombardier di Vado Ligure. L’azienda, infatti, è impegnata soprattutto nella produzione di locomotori e convogli ferroviari e il pesante deficit di Trenitalia, che rischia di compromettere commesse importanti, potrebbe coinvolgere anche il polo ligure in cui lavorano circa 600 addetti e altri 1000 legati all’indotto.
Ripristinare i finanziamenti per le politiche sociali
All’unanimità è stato approvato un ordine del giorno primi firmatari Giancarlo Manti (Pd) e Matteo Rossi (Sinistra Ecologia e Libertà), ma sottoscritto da consiglieri di tutti i gruppi, che, dopo aver sottolineato le gravi conseguenze sul sistema sociale prodotto dalle crisi economico finanziaria internazionale, con pesanti ricadute sulle persone sulle famiglie e sull’occupazione, impegna il Presidente della Giunta a compiere i passi necessari presso il governo nazionale per il reperimento delle risorse per la rete sociale dei servizi, ristabilendo il Fondo sociale nazionale previsto dalla legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali 38/2000.
Il documento prosegue impegnando la giunta a chiedere al Governo nazionale il ritiro della delega sulla riforma del fisco e dell’assistenza e a mettere in capo tutte le azioni possibili (tra cui lotta all’evasione fiscale, alienazione di patrimonio non utilizzato, più efficiente utilizzo dei parametri Isee) per prevenire la possibilità di riuscire a conferire risorse adeguate nei capitoli di bilancio riguardanti i servizi alla persona. La Giunta è impegnata inoltre a costituire un tavolo regionale che coinvolga gli enti locali, il Forum ligure del terzo settore e le organizzazioni sindacali al fine di definire politiche volte a limitar le conseguenze dei tagli ai bilanci sociali, sostenendo il consolidamento della rete dei servizi sociali e socio sanitari.
Trasporti pubblici non penalizzare i pendolari
All’unanimità è stato approvato un ordine del giorno primo firmatario Gino Garibaldi, Pdl, ma sottoscritto da consiglieri di tutti i gruppi) che chiede interventi per scongiurare tagli e ricadute negative sul trasporto ferroviario locale. Dopo aver ricordato i tagli per 60 milioni di euro previsti dalla finanziaria e le notizie riguardanti il mancato bonus per i disagi patiti dai pendolari, l’aumento del 5% dell’abbonamento, l’aumento della carte Tuttotreno e la trasformazione dell’EurostarCity 35273 in Eurostarfast con conseguente soppressione delle fermate di Rapallo e Chiavari, il documento impegna la Giunta a creare un tavolo permanente sul trasporto pubblico locale con i parlamentari liguri. Lo scopo è quello di esercitare una pressione costante sul governo che rimarchi le peculiarità della Liguria e cerchi soluzioni alternative a quella dei tagli. Inoltre si chiede alla Giunta di “cambiare rotta e introdurre forti innovazioni nelle politiche di mobilità”. Per quanto concerne il trasporto ferroviario le richieste sono: non prevedere il costo della Carta Tuttotreno secondo scaglioni chilometrici, non ridurre i convogli nei week end, rivedere la decisioni di sopprimere le fermate di Chiavari e Rapallo per l’Eurostar City, impegnarsi per l’istituzione di un treno regionale che garantisca il collegamento Genova La Spezia nella fascia oraria 18,30-19,30, non modificare i servizi per i pendolari, attivare un tavolo tecnico sulle fasce orarie, verificare che il servizio dei treni regionali veloci possa coprire tutte le tratte da Ventimiglia a Sarzana e a garantire che i treni della tratta La Spezia- Pisa vengano assicurati.
Assenti: Ezio Chiesa, Claudio Montaldo, Nicolò Scialfa
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