Politica - 29 novembre 2011, 15:49

I lavori del Consiglio regionale - mattina: indennizzi a pesca e agricoltura, e abolizione vitalizi

Sì alla proroga per la domanda di borse di studio ai Comuni

All’unanimità è stata approvata la modifica della deliberazione del Consiglio regionale, 1 giugno 2011, numero 13 “Piano regionale per il diritto allo studio del sistema scolastico e formativo anni 2011-2013”, di cui all’articolo 57 della legge regionale 8 giugno 2006, numero 15 (Norme ed interventi in materia di diritto all’istruzione ed alla formazione) e successive modificazioni. In sostanza sono prorogati al 31 dicembre 2011 i termini per la presentazione delle domante per le borse di studio ai Comuni.

Indennizzi per i pescatori danneggiati dai divieti di pesca e per gli agricoltori colpiti dall’alluvione

Sì unanime all’ordine del giorno per ripristinare la pesca al bianchetto

All’unanimità è stato approvato il disegno di legge “Iniziative di aiuto ai settori della pesca e dell’agricoltura, implementazione del Fondo di cui alla legge regionale 3 febbraio 2010, n. 1 (Interventi urgenti conseguenti agli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei mesi di dicembre 2009, gennaio e ottobre 2010 e nel corso del 2011) e modificazioni alla legge regionale stessa”.

Sempre all’unanimità, è stato approvato anche un ordine del giorno (primo firmatario Edoardo Rixi, Lega Nord Liguria – Padania, integrato da una precisazione della Giunta sulla pesca al bianchetto nel Mar Ligure). Il documento impegna il Presidente della Giunta regionale ad “attivarsi con l’Unione Europea per ripristinare la pesca dei bianchetti con le tecniche della marineria ligure.”

La legge

Il disegno di legge è composto da due parti, la prima (“Misure straordinarie di sostegno per la pesca”) riguarda interventi di sostegno alla pesca, la seconda (“Interventi a sostegno degli imprenditori agricoli per la difesa delle produzioni e delle strutture agricole da calamità naturali ed altri eventi eccezionali”) riguarda misure a favore di imprenditori agricoli e zootecnici per la difesa delle produzioni e delle strutture agricole da calamità naturali ed altri eventi eccezionali.

La prima parte del provvedimento prevede un indennizzo da fornire ai pescatori del cicciarello e del rossetto, relativo al periodo 2011 in cui erano impossibilitati ad effettuare la pesca perché mancava l’autorizzazione della Comunità europea. La Giunta ha recuperato 130 mila euro da destinare ad indennizzo e questa somma che va ad aggiungersi ad altra di importo più o meno equivalente che verrà erogata dal Ministero dell’Agricoltura e della Pesca.

Per gli imprenditori agricoli e zootecnici, invece, la Regione compartecipa ai costi sostenuti dai consorzi di difesa, che hanno contratto anticipazioni con istituti bancari, a fronte di eventuali ritardi nei versamenti da parte dello Stato dell’agevolazione prevista dal decreto legislativo 29 marzo 2004 n. 102.

Sempre per il settore agricolo e zootecnico si prevedono, inoltre, aiuti per coprire gli oneri finanziari relativi a premi per contratti assicurativi per il risarcimento di danni causati da calamità naturali, eventi alluvionali, condizioni climatiche avverse, fitopatie ecc alle produzioni agricole e zootecniche, e per gli oneri derivanti dall’obbligo di eliminazione, mediante trattamento termico, di animali in allevamento. Gli aiuti a favore degli imprenditori agricoli possono integrare aiuti già previsti da altre norme comunitarie, nazionali o regionali e possono raggiungere un massimo annuale di mille euro per beneficiario.

Si prevede, inoltre, l’Istituzione di un fondo di 5 milioni derivato da risorse regionali che consentirà di sostenere gli investimenti di quelle aziende che sono state colpite da alluvione e che hanno subito un danno massimo di 30 mila euro.

Solo in casi eccezionali derivanti da stati calamitosi, è prevista la possibilità per i Comuni di consentire vendite promozionali prima del periodo dei saldi e solo su determinati territori, in deroga pertanto a quanto stabilito dalla normativa vigente.

Il dibattito in aula

Roberto Bagnasco (Pdl) ha annunciato il voto favorevole del suo schieramento «Perché – ha detto – il settore è in difficoltà e i 130 mila euro che la Giunta ha messo a disposizione del settore sono meglio di nulla, anche se alla fine si tradurranno in un indennizzo di circa mille euro per equipaggio. Si tratta di una cifra modesta di fronte ai danni subiti dal blocco della pesca a rossetto, bianchetto e cicciarello». Ha continuato: «Oggi la situazione è migliorata. I pescatori vanno a pescare il rossetto e vedono finalmente riconosciuti i loro legittimi diritti, cosa che altre regioni era già accaduta in precedenza. Ma bisogna continuare la battaglia per bianchetto e cicciarello. – ha ribadito - Dobbiamo effettuare anche una attenta verifica affinché a livello regionale nessun equipaggio venga ingiustamente escluso dai contributi nazionali. La pesca al rossetto riguarda soltanto le marinerie di Liguria e Toscana: se questo venisse recepito, i contributi nazionali sarebbero più elevati per la nostra regione. Ha concluso: «Siamo rispettosi i delle indicazioni europee, siamo convinti non ci sia altra strada al di fuori dell’Europa, ma non sempre l’Europa da delle indicazioni corrette».

Anche Edoardo Rixi (Lega Nord Liguria - Padania) ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo, spiegando: «Nella legge ci sono aspetti positivi. Noi siamo vicini al settore ittico». Rixi ha però criticato l’esiguità dei fondi messi a disposizione e ha precisato: «Già in fase di approvazione del bilancio lo scorso anno avevamo chiesto venisse riconosciuto un risarcimento ai pescatori di bianchetti e rossetti, ai quali era stato impedito di svolgere la loro attività. A distanza di un anno diamo un contributo per la stagione di pesca dello scorso anno. Siamo dispiaciuti che resti vietata la pesca ai bianchetti. Non possiamo accettare il divieto permanente imposto dall’Unione Europea. Vorrei inoltre ci fosse un’azione forte da parte della Liguria affinché i finanziamenti nazionali vengano corrisposti soltanto a Liguria e Toscana, visto che sono le uniche due regioni dove si pesca il rossetto. Se così fosse aumenterebbe l’entità del contributo per la Liguria. Studi universitari hanno dimostrato come la pesca al bianchetto non sia impattante per le coste liguri. Non si può pensare dopo duemila anni che l’Unione europea vieti una pesca che rientra nelle nostre tradizioni. Alziamo la testa e comportiamoci come una Regione che ha orgoglio».

Alessio Saso (Pdl) ha posto una questione: «La pesca del bianchetto è oggettivamente un problema per l’ambiente marino? I provvedimenti della Comunità Europea esprimono esigenze di tutela reali?»

Rixi ha risposto: «Oggi ci sono più bianchetti di dieci anni fa. Le università di Genova e Pisa hanno certificato che non ci sono problemi per l’habitat marino».

L’assessore all’agricoltura e alla pesca Giovanni Barbagallo ha detto: «Sono esterrefatto da questa discussione: abbiamo votato all’unanimità in quest’aula un ordine del giorno per dare sostegno ai pescatori e oggi diventa un provvedimento concreto. Questi tipi di pesca (rossetti, bianchetti, cicciarelli) sono vietati da un regolamento comunitario e in questi anni sono state praticate in Liguria soltanto grazie alle deroghe che abbiamo ottenuto. Insieme alla Toscana abbiamo presentato studi che ci hanno consentito di avere le deroghe. L’anno scorso abbiamo aspettato il provvedimento definitivo e, invece di proporre subito un contributo di solidarietà ai pescatori, abbiamo preferito continuare la battaglia per ottenere la deroga. Anche la Toscana si era complimentata per questa vittoria della Liguria. Si tratta di pesche stagionali, non si può fare un conteggio semplicistico sulle perdite dei pescatori, che , comunque, praticano anche altri tipi di pesca. Alcuni sostengono che il bianchetto è solo di sardina ed è povero e quindi con le tecniche liguri è praticabile, mentre in altre regioni questo tipo di pesca riguarda altro novellame e viene praticata “a strascico” con effetti invasivi sui fondali. Se dipendesse da me manterrei una pesca ridotta per salvaguardare la tradizione, ma non posso andare contro i regolamenti, che hanno anche ragioni fondate. Oggi ottemperiamo a un nostro intendimento, discuteremo in altra sede le questioni tecniche sollevate dai colleghi».

Esprimendo il favore del Pd, Sergio Scibilia ha ricordato che la legge ha avuto un iter molto veloce e risponde anche agli imprenditori colpiti dalle recenti alluvioni. «Occorre cercare altri fondi – ha detto Scibilia - per consentire ai territori di risalire la china dopo quanto accaduto. Questa legge è già un segnale concreto».


Aboliti i vitalizi per i consiglieri regionali

All’unanimità è stata approvata la proposta di legge di iniziativa dei consiglieri membri dell’Ufficio di presidenza Rosario Monteleone, Michele Boffa, Luigi Morgillo, Giacomo Conti e Francesco Bruzzone: "Modifiche alla legge regionale 16 febbraio 1987, n.3 (testo unico concernente il trattamento economico e il fondo mutualistico interno dei Consiglieri regionali) e successive modificazioni ed integrazioni.

La legge prevede che, a decorrere dalla X legislatura (che inizierà nel 2015) è abrogato il Capo III della legge regionale 16 febbraio 1987, n.3) che prevede i vitalizi. Vengono fatte salve le norme in materia di assicurazione contro gli infortuni.

A margine del Consiglio il presidente dell’Assemblea Rosario Monteleone ha dichiarato: «Questa iniziativa va nella direzione già tracciata dal Consiglio regionale della Liguria. In un momento in cui la crisi economica e finanziaria sta colpendo duramente tante famiglie italiane è doveroso da parte delle istituzioni dare un segnale concreto, assumendo anche decisioni che intervengono direttamente sulla classe politica».



Assenti: Ezio Chiesa, Claudio Montaldo, Nicolò Scialfa

Quorum: 19 voti


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