Attualità - 28 novembre 2011, 19:22

Lettera alla redazione: Riflessioni (amare) sul paese di Giusvalla

Un saggio proverbio africano recita “ quando un villaggio brucia, tutti vedono il fumo, ma se un cuore è in fiamme nessuno se ne accorge”.

La realtà di questi ultimi giorni supera la saggezza popolare di secoli, perchè l'indifferenza governa ormai le nostre esistenze.

Mi chiedo come sia possibile non accorgersi dei cambiamenti che hanno portato un paesino di campagna come Giusvalla a calpestare la sua natura e a rinnegare le sue radici.

Il viale di robinie, forse napoleoniche, sicuramente paragonabili a opere d'arte, sta via via scomparendo: le piante non vengono né curate né sostituite ma semplicemente ignorate e quindi maltrattate o eliminate.

Il campo sportivo è ormai una colata di cemento per soddisfare “l'appetito” di pochi.

E adesso la piazza principale, l'unica, già trasformata in parcheggio a scapito dei pochi giochi per bambini.

Tutti avevano davanti lo scempio cui abbiamo assistito anche perchè forzatamente fermi ad un improvvisato semaforo.

Una delle case più antiche, probabilmente del 1600, stava crollando a pezzi.

Infatti, pochi giorni fa, tutto si è risolto in un crollo che ha depositato un cumulo di macerie, vero biglietto da visita della situazione di abbandono del paese.

Tutti hanno visto e potevano immaginare cosa sarebbe successo anche al prezioso affresco dello stemma dei Del Carretto, uno dei più grandi e belli della famiglia valbormidese.

Ora ci rimane solo il nostro “cuore in fiamme” e la vergogna per non aver saputo conservare quello che i Vecchi ci hanno tramandato.

 


lettera firmata