Attualità - 25 novembre 2011, 13:29

25 Novembre 2011: giornata internazionale contro la violenza sulla donna

Donne per le donne: Comunicato ufficiale delle associazioni femminili in Italia

In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è importante ricordare che violenza è:

  • umiliare e picchiare la propria compagna di vita perché la si ritiene inferiore a sé (fatto che invece cela profonda insicurezza e debolezza da parte dell'uomo);
  • torturare e violentare le donne ovunque vi siano rivolte, perché è più facile aver ragione di una parte così delicata e fragile di un paese, così come sta accadendo in Siria, Libia e in altre zone del mondo;
  • mercificare il suo essere costringendola con la violenza a vendersi dopo averla ingannata con false promesse di una vita migliore;
  • segregare e impedire alle proprie figlie o sorelle di lavorare, studiare e condurre una vita normale.

Ma questi sono i casi più eclatanti, più dolorosi di certo, ma vi sono altri innumerevoli atti di violenza, psicologica e morale, che la donna quotidianamente è costretta a subire.

Sul luogo di lavoro per esempio:

  • quando viene considerata inferiore all'uomo a parità di lavoro venendo conseguentemente sottopagata e sottostimata solo per il fatto di essere donna;
  • quando non viene assunta per una mansione perché si “teme” una sua eventuale gravidanza o perché, in caso di età non più giovanissima, si crede erroneamente non sia più in grado di essere attiva come un tempo;
  • quando viene costretta a limitare la sua vita sociale e quindi lavorativa a causa di presunte regole non scritte che la vogliono meno religiosa di come in realtà lei desidera essere. I casi all'ordine del giorno riguardanti il hijab, il velo islamico, e il niqab, l'altro tipo di abbigliamento islamico che lascia scoperti solo gli occhi, sono un esempio eclatante di ciò;
  • quando la si svende in spot televisivi come mera esteriorità senza contenuti con il beneplacito delle stesse che sono state illuse sul fatto che la bellezza e non l'interiorità è il valore più grande.

Ma la donna è di più, vale di più, può dare di più.

La donna, come insegna il Corano, è una veste per l'uomo suo compagno di vita. E' il suo appoggio, la sua consigliera, la sua amica. Ed è anche un fragile vaso di vetro come ha insegnato il Profeta Muhammad, la pace sia su di lui, che chiese ad un cammelliere di rallentare la corsa degli animali per proteggere le donne che vi erano sedute sopra.

Un vaso di vetro che va protetto, accudito, ammirato, al quale deve essere dato un posto di rilievo e al quale deve essere riconosciuta la sua bellezza e il suo grande valore.

In una società moderna, aperta, multiculturale non dovrebbe esserci bisogno di far questo genere di sottolineature, ma ahinoi ancora purtroppo è ancora quanto mai necessario.

Perché le violenze a loro danno anziché diminuire aumentano, le vittime di guerra risultano sempre più frequentemente essere loro, la disoccupazione femminile e di conseguenza la povertà aumenta, la loro scelta religiosa viene calpestata e denigrata.

E' necessario, ora più che mai, dato che grazie a Dio ogni mezzo possibile è alla nostra portata, far mutare presto la situazione. Perché la metà del mondo, e forse qualcosa di più, è e continuerà ad essere rosa, e se una metà di mondo soffre, l'altra non può a sua volta non subirne le conseguenze di rimando.

Asciughiamo quindi presto le lacrime delle nostre amiche, madri e sorelle che stanno soffrendo, facciamo in modo tutti assieme che sui loro volti possa presto fiorire, finalmente, un semplice sorriso che permetta, anche per un solo istante, di cancellare dalla loro anima la memoria di una vita di dolore e umiliazioni.

Non scordiamo mai il loro valore, e così come disse il nostro Profeta Muhammad, su di lui la pace, prendiamo coscienza del fatto che il bene più prezioso di questo mondo è la donna devota.

 

Associazione Donne e Mamme Musulmane (SV)

LIFE Argenta (FE)

Casa Africa (IM)

Direttivo Associazione Donne Musulmane in Italia