La Protezione Animali savonese ringrazia il Vicesindaco di Alassio per l’emanazione di una ordinanza contro l’uso di animali nell’accattonaggio ed altre norme a tutela degli animali; e chiede all’ex sindaco Melgrati di non ironizzare sulle sofferenze dei pesci rossi e pentirsi invece delle tante proposte di legge antianimaliste presentate in regione.
Il divieto di accattonaggio era già stato adottato dall’allora ed attuale sindaco Avogadro, su proposta dell’ENPA, con ordinanza n° 16 del 2000, cui erano seguite, sempre su proposta dell’associazione, analoghe disposizioni nei comuni di Albenga, Andora, Finale Ligure, Loano, Noli, Piana Crixia e Pietra Ligure.
L’ENPA ha però proposto al vicesindaco di continuare nella strada animalista intrapresa, con l’adozione delle seguenti iniziative, che faranno diventare Alassio la “città amica degli animali“:
- Individuazione di un tratto di spiaggia libera e gratuita aperta ai cani;
- Annullamento dell’ordinanza 275/2004 (Melgrati!) ed attenuazione del divieto di accesso ai cani in determinate aree ed esercizi cittadini (lungomari, parchi, zone verdi e pedonabili, bar, ristoranti, etc.) come accade altrove nel mondo;
- Annullamento dell’ordinanza 127/2002 (Melgrati!) di divieto assoluto di dare cibo ai vola-tili, sostituendola con una norma che invece disciplini correttamente tale attività;
- Incremento delle aree canine ove gli animali possano correre e muoversi liberamente;
- Adozione di un regolamento comunale sulla protezione degli animali, su testo predispo-sto dall’ENPA e già in vigore nei comuni di Urbe, Stella, Cosseria, Spotorno e Boissano.
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