Con questa nota l’associazione desidera esprimere tutta la solidarietà a don Carlo Rebagliati che come molte vittime sta subendo ingiuste ritorsioni da parte del clero, solo perché ha voluto il coraggio di abbattere un muro di omertà e mettersi contro i crimini della chiesa.
Al vescovo Vittorio Lupi vorrei solo ricordare che se Rebagliati è stato ridotto allo stato laicale per il “peccato di omosessualità” vietato dalla chiesa. Nella Diocesi di Savona vi sono altre persone che hanno peccato per reati ben più gravi, anche quelli, condannati dalla chiesa, causando danni a decine di bambini che pagano tutt’ora. Speriamo che pari provvedimenti, oltre la denuncia alle autorità, vengano presi anche nei confronti degli altri sacerdoti per i quali l’associazione pochi giorni fa ha chiesto la riduzione allo stato laicale. Ricordiamo anche che l’archiviazione per prescrizione non è una assoluzione, ma per la magistratura, la non possibilità a procedere per scadenza dei termini di prescrizione.