Dal Mise una nuova prova di latitanza: anche in questo caso “piovono” promesse che questo Governo non ha saputo rispettare neanche nei suoi tempi migliori e nonostante impegni formali già assunti, in momenti diversi nel corso degli ultimi tre anni, da due Ministri -Scajola e Romani- due sottosegretari -Saglia e Letta- e dallo stesso Presidente del Consiglio.
In realtà, sulle questioni concrete, il Governo sembra non potere né volere fare quel che deve.
Niente liberalizzazione del mercato dei carburanti, che continua ad essere ingessato e sotto il ferreo controllo di potenti lobby, che costringono consumatori e gestori a convivere con i prezzi dei carburanti più alti d’Europa.
Niente sul provvedimento di deduzione forfetaria che, per venti anni, era stato utilizzato per compensare il ruolo di sostituto d’imposta che la categoria dei Gestori assume, a rischio costante della propria incolumità fisica, incassando e riversando 38 miliardi di euro all’anno di tasse, tra accise e IVA, nelle tasche del Ministro Tremonti: neanche ora, quando pure il Sottosegretario Saglia è stato costretto ad ammettere pubblicamente che si tratta di un provvedimento “dovuto”.
Preso atto della inerzia e dell’incapacità del Governo che azzera ogni spazio di ulteriore mediazione, il Coordinamento Nazionale Unitario di Faib Confesercenti e Fegica Cisl decide di confermare il pacchetto di 15 giorni di sciopero da attuarsi nei prossimi tre mesi.
A cominciare dai primi giorni di chiusura che si terranno a partire dalle ore 19.00 dell’8 e fino alle ore 07.00 del 11 novembre sulla viabilità ordinaria e a partire dalle ore 22.00 dell’8 e fino alle ore 06.00 del 11 novembre sulla viabilità autostradale.
In considerazione della situazione di grande difficoltà nella quale versano le popolazioni delle zone colpite dalle recenti alluvioni, le chiusure degli impianti non riguarderanno tali territori.
Le strutture territoriali di Faib e Fegica monitoreranno puntualmente la situazione per adeguare le iniziative della Categoria nelle singole zone (Liguria, Piemonte, Lunigiana) al fine di assicurare un servizio indispensabile alla mobilità dei cittadini così duramente colpiti ed alla logistica dei mezzi di soccorso e di movimentazione terra.