Attualità - 08 novembre 2011, 21:20

Ospedale di Cairo: chiude chirurgia generale

Il direttore dell'Asl2, Neirotti, illustra il piano di tagli alla Conferenza dei sindaci del distretto socio-sanitario

Per l’ospedale di Cairo si conferma quello che era nell’aria. Oggi, nella Conferenza dei sindaci del Distretto n°6 delle Bormide, convocata dal sindaco di Cairo Fulvio Briano, i vertici Asl – era presente la “triade” al gran completo, con il direttore generale Flavio Neirotti, il direttore amministrativo Graziella Baldinotti, e il direttore sanitario Claudia Agosti – confermano di non aver preso nemmeno in considerazione la proposta di riorganizzazione del nosocomio cairese inviata dai sindaci valbormidesi insieme ai medici di famiglia, e hanno illustrato i tagli che colpiranno anche la struttura valbormidese. Dal primo gennaio chiude Chirurgia generale, con la cancellazione di otto posti letto che si somma al taglio di 6 posti letto di Medicina. Nessun chiarimento, invece, per quanto riguarda il futuro del Pronto soccorso che, come si sa, è di competenza del Consiglio regionale.

Ovviamente negativo il commento del sindaco cairese Fulvio Briano: “Da una parte i tagli dell’Asl, dall’altra l’incognita di cosa deciderà la Regione sul Pronto soccorso. Di fronte ad un tale scenario la posizione di Cairo, e mi auguro della Valle Bormida, non può che essere una: votare contro il piano dei tagli Asl ed impugnare un'eventuale delibera della Regione che dovesse penalizzare il Pronto soccorso. Auspico che prima del 16, quando ci sarà la Conferenza dei sindaci plenaria dell'Asl 2, i sindaci della Valle Bormida raggiungano una posizione chiara e unitaria in tal senso”.

Cosa auspicabile, ma nemmeno troppo scontata, visto che su 18 Comuni oggi, oltre a Cairo, ve ne erano solo 9 (Carcare, Cengio, Millesimo, Mallare, Plodio, Altare, Dego, Piana Crixia e Murialdo) e visto che l’unica posizione chiara, netta e perentoria, anche negli interventi a volte quasi sibillini, è stata quella del sindaco cairese.

Sull’altro versante, chiara è anche la posizione del direttore generale dell’Asl 2, Flavio Neirotti: “Abbiamo dovuto approntare un piano che, purtroppo, è drammatico, visto che si tratta di recuperare 28 milioni di euro, garantendo, al contempo, la sicurezza dei pazienti. Uno scenario che non dà davvero spazi si manovra e di mediazione. Riguardo, invece, le nuove sale operatorie, ribadisco che si faranno, valutando se seguire il progetto originario, o se rimodularlo rispetto alla nuova ottica di un ospedale che vedrà nella day surgery il suo nucleo di eccellenza”.

 

                                                                                   

e.m.