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Politica | 05 novembre 2011, 13:27

Sanità, il Pdl regionale si scopre statalista. Melgrati: "Il PD verso la dismissione e la sostituzione del pubblico con il privato, venderemo cara la pelle"

Ospedale di Albenga: ieri riunione dei Consiglieri Regionali con i primari

Sanità, il Pdl regionale si scopre statalista. Melgrati: "Il PD verso la dismissione e la sostituzione del pubblico con il privato, venderemo cara la pelle"

Ieri pomeriggio si è svolta una riunione presso l’ospedale di Albenga dei Consiglieri Regionali con il collegio dei Primari del nosocomio Santa Maria di Misericordia; oggetto della riunione la richiesta da parte dei Primari di rassicurazioni circa la sorte dell’ospedale di Albenga, dopo le indiscrezioni che vorrebbero la chiusura dei due plessi, quello di Albenga e quello di Cairo Montenotte.

Mentre la maggioranza in Regione, a Genova, discute, si appresta ad approvare con urgenza, nella seduta di martedì prossimo, l’articolo di legge che agevola la dismissione e il cambio di destinazione d’uso dei plessi di proprietà regionale, con l’ultima parola che spetterà alla Regione, anche in caso di parere contrario delle amministrazioni comunali (alla faccia delle promesse di Avogadro!), che di fatto da il via libera alla trasformazione in alloggi degli ospedali di Alassio e Varazze in provincia di Savona, Sagunto (Albenga e Cairo) sta per essere espugnata!

La preoccupazione e l’allarme dei Primari Albenganesi non ha trovato risposte nei rappresentanti della maggioranza in Regione, anzi. Dalle parole del capogruppo del Pd è emersa la volontà di trasformare il plesso albenganese in un centro di eccellenza sì, ma privato; infatti, oltre alla protesica, già di fatto operativa presso l’ospedale di Albenga, potrebbero essere inserite altre specialità, sempre gestite da privati, quali l’oculistica e anche la cardiochirurgia, in oggi alla Clinica Villa Azzurra di Rapallo, ma con la convenzione in scadenza (questo però appare più difficile!). E i servizi essenziali che fine faranno? Chiuderà la Terapia Intensiva, dopo le battaglie che abbiamo fatto per tenerla aperta 24 ore su 24, 7 giorni su 7! La medicina generale, il laboratorio analisi, struttura di eccellenza,che con tre persone addette fa 1.000 esami l’anno, la nefrologia, che già oggi copre anche il servizio dialisi di Alassio; la chirurgia laparoscopica avanzata, altro reparto di eccellenza, con attrezzature specialistiche e sala operatoria attrezzata, che cura e opera tumori del colon, ernie iatali…; si può pensare di trasferirlo così, senza perdita di livello? E il reparto di Riabilitazione, già chiuso ad Alassio e spostato ad Albenga, la Radiologia, e soprattutto il Pronto Soccorso? Pronto Soccorso che ad Albenga ha numeri importantissimi: 32.000 accessi all’anno, contro i 49.000 di Santa Corona, ma se togliamo i ricoveri per il Pronto soccorso traumatologico, ginecologico e pediatrico, Santa Corona ha solo 2.000 accessi in più all’anno per il Pronto Soccorso. E come farebbe Santa Corona a smaltire una siffatta mole di accessi per tutto il comprensorio Pietrese e Albenganese, in caso di chiusura del Pronto Soccorso di Albenga? Già oggi i tempi di attesa sono biblici!!! E che dire del reparto di Ortopedia, di cui è già annunciata la chiusura, con i medici e il personale paramedico abbandonati a loro stessi che non sanno quale sarà il Loro futuro? Reparto che svolgeva 800 interventi all’anno, di cui 350 di traumatologia, che andranno a ricadere completamente su Pietra Ligure, che sarà quindi a tappo! E del protocollo firmato dai medici dell’A.s.l. che impone il rispetto dei tempi di 24/massimo 48 ore per operare un femore rotto? Sarà possibile rispettarlo, con Ortopedia solo a Santa Corona?

E lo spostamento della R.s.a. di Alassio ad Albenga, unico caso in Liguria di Ospedale per acuti che ospita una R.s.a per lungodegenza, ma per quanto ancora, al di là della incongruenza?? Sembra proprio che si respiri una aria di smobilitazione. In attesa di affidare ai privati tutto il plesso, e far diventare l’Ospedale di Albenga, dove ora ci sono delle eccellenze, una Clinichetta qualunque

E poi perché il contributo regionale sarà ridotto, il prossimo anno, di 1.000.000 di euro in provincia di Imperia e di 20.000.000 di euro in Provincia di Savona? Quando dall’A.s.l. 1 provengono già oggi, con dati da gennaio ad ottobre, 332 operati ad Albenga, e 1.992 operati a Santa Corona, esclusi i PAC, che porta il numero di operati provenienti dalla provincia di Imperia a 2.500!! E la chiusura della day-surgery? E intanto i pazienti fuggono a farsi operare in altre Regioni, con un aggravio di costi per la Sanità Ligure!!! E mentre scopriamo che il 60% del personale dell’A.s.l. appartiene all’area amministrativa, Neirotti fa battute e dice che per lui sarebbe utile un ospedale unico in provincia di Savona a Spotorno?!?! Direttore, non si scherza con la salute dei cittadini! L’ospedale di Albenga, come quello di Cairo, sono una risorsa irrinunciabile per il territorio…scenderemo in piazza, se necessario, anche con i forconi, per difendere i diritti essenziali dei cittadini e gli Ospedali e i Pronto Soccorso di Albenga e Cairo Montenotte. Compagno Burlando, giù le mani dalla salute dei cittadini!!!

L’anno scorso, in campagna elettorale, Burlando e Montaldo ci hanno raccontato che i conti erano in pari; oggi scopriamo un buco di 150 milioni! Se non siete capaci a far quadrare i conti della sanità, andatevene a casa!

com.

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