"La politica tuttavia si guarda bene da chiedere ai cittadini cosa vorrebbero per il futuro energetico della loro provincia.
Questo desiderio ormai diffuso di chiudere la fase storica del carbone riconvertendo il nostro territorio a forme di energia più pulite può: cacciare il carbone e l'inquinamento dalla nostra provincia oppure portare consenso a qualche formazione politica abile a cavalcare mediaticamente la questione.
A posteriori penso che si possa interpretare senza ombra di dubbio come semplice ricerca di consenso la campagna publicitaria del PD di due anni fa, quando tappezzò Savona di manifesti in chi si leggevano solo tre parole: NO, Carbone, PD.
La rapida giravolta dei responsabili PD a Savona ed in Regione ha di fatto contribuito alla autorizzazione del raddoppio di Tirreno Power. Un comportamento scorretto che ha contribuito a minare ancora di più la fiducia dei cittadini verso i partiti.
Tuttavia anche il deprecabile comportamento di alcuni personaggi di primo piano del PD ligure non giustifica la caccia ai nemici che si è aperta all'interno dei variegato mondo anti-carbone e che è stata ampiamente enfatizzata dai giornali.
Dobbiamo sempre guardarci dai falsi amici ma non è dividendo il fronte anti-carbone che otterremo di togliere il carbone dal nostro territorio, ma rinforzando l'alleanza.
Ho letto: "il Moda contro Caviglia e Ferrando", Grillo: «I sindaci? Se li sono già comprati».
Ma non è possibile! Vi siete dimenticati che la giunta di Vado ha vinto contro PD e PDL entrambi pro-Maersk e pro carbone? Dobbiamo sostenere questa giunta che ha osato schierarsi dalla parte del cittadino. La lotta per togliere il carbone è oggettivamente difficile perchè vede in campo disponibilità economiche enormi contro inermi cittadini. Tuttavia avere opinioni differenti sulla strategia per raggiungere l'obbiettivo non significa essere nemici. Noi dobbiamo solo guardarci da chi ha un obiettivo diverso e cerca il consenso invece del risultato.
La denigrazione di componenti sincere della battaglia anti-carbone è solo utile a mantenere la posizione attuale dove predomina il carbone. Una ricerca esasperata del contrasto non serve, serve il confronto aperto, anche aspro ma sincero.
Le differenze devono essere la nostra forza, senza dimenticare che l'obiettivo non è capire chi è più anticarbone di tutti ma togliere il carbone da questa provincia, una volta per tutte.
Mi appello a quell’unità che ci ha fatto vincere il referendum contro il nucleare e per l'acqua pubblica, a quell’esperienza unica che ridato orgoglio agli Italiani.
Ripetiamo in provincia di Savona quell'esperienza e marciamo tutti uniti per riappropriarci del nostro territorio".