L’Anpi ha aderito al presidio, insieme ad oltre quaranta tra associazioni, comitati, partiti, sulla base di una piattaforma concordata, nella quale, tra i vari punti, si riconosce ai Sindaci di Vado Ligure e Quiliano di essersi sempre opposti, anche in Conferenza dei Servizi, all’ampliamento dei gruppi a carbone e, quindi, in coerenza con la loro netta opposizione al carbone, gli si chiede di non firmare, nonostante le inverse pressioni alle quali sono sottoposti, l’accordo di programma scaturito dalla Conferenza dei Servizi.
Come più volte si è ribadito negli incontri fra le associazioni, questo resta un obbiettivo prioritario; infatti, è convinzione diffusa che senza la firma dei Sindaci di Quiliano e di Vado Ligure l’Accordo di Programma non abbia valore legale.
Nel dissentire dagli ingiusti ed inutili attacchi ai Sindaci, rivolti da alcuni prima e nel corso del presidio di Sabato 29, riaffermiamo la nostra convinzione che, nella giusta battaglia contro le decisioni assunte da Regione, Governo e Provincia bisogna respingere posizioni di rottura del fronte, ed invece costruire un vasto movimento unitario fra tutti i Comuni, le associazioni, i comitati, i partiti, che si battono contro l’uso del carbone ed a favore delle migliori tecnologie (previste da norme italiane ed europee) e con tutti i cittadini che esigono il rispetto della salute e del lavoro.