Attualità - 30 ottobre 2011, 12:43

Centro Pannunzio: un IV Novembre minimalista

I comuni sono fortemente penalizzati da una finanza pubblica che ne taglia le risorse e sicuramente  anche la festa del 4 novembre è passata sotto la mannaia di Tremonti che ritiene  che, oltre che la cultura, anche la storia "non si mangi" e sia quindi da trascurare.

Ma quest'anno  il 4 novembre assume invece un'importanza particolare per due ordini di motivi.

Il 4 novembre 1918 si concluse la IV guerra di indipendenza  che corona il Risorgimento con Trento e Trieste che tornano italiane.

Il 2011 è l'anno del 150° anniversario dell'Unità d'Italia  e quella data del 4 di novembre è il punto di arrivo del 17 marzo 1861, quando venne proclamato il Regno d'Italia con l'impegno solenne del Parlamento italiano di portare a compimento l'opera iniziata da Cavour.

Guardando i siti di molti comuni del Ponente si nota con tutta evidenza un minimalismo che porta ad un frettoloso alza ed ammaina bandiera che si rivela del tutto insufficiente. Anzi, si rivela una mancanza di iniziative consone  che si rivela del tutto ingiustificata in quanto ci sono associazioni come la nostra che in passato hanno fornito relatori e collaborazione gratuita.

Il 17 di marzo 2011 il Centro Pannunzio ha fornito gratuitamente  ad Alassio in piazza Partigiani la famosa fanfara dei bersaglieri di Asti e centinaia di bandierine tricolori distribuite alla popolazione. Nessuno ci ha contattati e quindi abbiamo visto con  disappunto programmi che davvero riducono una data importante della storia italianaa un mero cerimoniale di routine, specie se viene confrontato con la celebrazione dei Defunti che giustamente trova un adeguato risalto.

Il Comune di Albenga ha stampato un unico manifesto per le due ricorrenze dal quale balza evidente la frettolosa celebrazione della data del IV Novembre,certo non attribuibile al Sindaco che si è sempre rivelata attenta agli appuntamenti istituzionali della Città.

Sul sito della Città di Alassio addirittura non compare un  cenno a cosa hanno programma.

Al contrario, Loano  celebra i 150 dell'Unità e del Regno con la Guardie d'Onore al Pantheon persino con una cena di gala e una "galleria sabauda" di cui non si capisce esattamente il senso storico e culturale, forse tralasciando o dando per sottinteso che in quei giorni  dovrebbero essere ricordati i soldati in grigio verde che nelle trincee del Piave, del Carso, dell'Isonzo seppero resistere e portare l'Esercito  a Vittorio Veneto il 4 novembre 1918,giornata delle Forze Armate e  dell'Unità d'Italia.

Dal minimalismo alla cena di gala forse c'è una vita intermedia per ricordare con serietà storica ed austerità adeguata ai tempi che viviamo, una  data  così importante della nostra storia unitaria.

com.