Così l’Assessore alla Cultura del Comune di Savona Isabella Sorgini ha declinato l’invito a presenziare al tavolo, lasciando … la scena, ai relatori della serata, e l’incarico di fare gli onori di casa, al Sindaco Berruti all’ultimo appuntamento (Il Comune di Savona è il partner istituzionale della rassegna). E la semplicità e la modestia, sono doti poco comuni, nel panorama politico del nostro Paese ….. Che nel caso del nostro Assessore, ben si accompagnano al fascino della persona.
In effetti, le cose apprese nel corso dell’incontro dedicato a “Le mafie e l’economia“ sono state molte.
A partire da quelle più curiose, come la richiesta di riconoscimento da parte di un presunto stato antartico aspirante a nuovo paradiso fiscale, o l’uso della parola “lavanderia” (per definire le attività di riciclaggio del denaro sporco), derivato dalla catena di lavanderie vere e proprie, di cui si serviva Al Capone, per coprire gli affari illeciti della sua cosca.
Il compito di accompagnare la platea in questo tratto di percorso (che prevede ancora tre appuntamenti) è toccato a Tiziana Bonora (comitato nazionale Etico di Banca Etica - coop. Nuova Solidarietà di Finale L.) che con garbo e passione ha introdotto Fabio Silva, fondatore di Banca Etica e Presidente della coop. Editrice di Valori, mensile di finanza etica ed economia solidale e sostenibile.
Riprendendo i temi della prima giornata, Silva ha ricordato come i volumi di denaro mossi dalla finanza internazionale siano cento volte superiori a quelli dell’economia reale e come in questo vortice di soldi finiscano gli enormi capitali di origine illegale. Non solo di provenienza mafiosa ma anche derivanti dalle evasioni fiscali. Per quanto ovvio (ma le mafie non sono solo italiane) il nostro paese ha un ruolo di preminenza: “le tasse evase in Italia” ha ricordato Silva “ammontano ad un valore pari a quello di due finanziarie” e ancora “il patrimonio complessivo delle organizzazioni mafiose è stato stimato, secondo ricerche delle Università, in un valore pari all’intero debito pubblico statale …. “.
“Una riforma fiscale, degna di questo nome, e una decisa lotta alle mafie, risolverebbero molti degli attuali problemi finanziari del Paese”.
Con toni, a momenti divertenti, a momenti amari, Fabio Silva è poi passato ad analizzare gli strumenti utilizzati dalle mafie per contaminare la buona economia, per chiudere quindi il suo intervento, focalizzando l’attenzione su quanto di buono è stato fatto in Italia. Banca Etica rappresenta un esempio, reale e consolidato, di buona economia (l’unico Istituto di credito italiano, notava, ad aver rifiutato lo scudo fiscale).
Proprio da queste considerazioni ha preso spunto l’intervento di Enrico Reggio, Vicepresidente del consorzio Altromercato (primo in Italia e secondo a livello mondiale), che ha ricordato come il commercio equo solidale sia ormai patrimonio pratico e culturale di oltre un terzo degli Italiani.
“La cattiva finanza“ - ha affermato - “è la prima responsabile della maggior parte delle guerre contemporanee e della forte sperequazione economica (leggi fame) tra i continenti “.
Reggio ha quindi proseguito parlando di un altro esempio di buona economia, vale a dire quello rappresentato dal prestito sociale nelle cooperative del Consorzio. La sua pratica, venendo alla realtà dei soci della bottega equosolidale, ha tra l’altro consentito la ristrutturazione e l’ampliamento del negozio di Savona, recentemente festeggiato.
Legalità, solidarietà e sostenibilità sono le parole da coniugare con economia, ha concluso Tiziana Bonora, dando appuntamento ai partecipanti a Giovedì 3 novembre al NuovoFilmstudio (ore 20,30) quando Giovanni Durante (pres.te provinciale Arci) introdurrà la riflessione dell’on. Nanni Russo su “Economia e Costituzione” e la proiezione del film “Biutiful cauntri”.